Full text: Erizzo, Sebastiano: DISCORSO DI M. SEBASTIANO ERIZZO. Sopra le Medaglie de gli Antichi.

135.

tum esse aiunt, quia locus ipse ad salubritatem, & bonas habitudines, propter athletarum multitudinem, Plurimum conferar. Plurimos. n. ad Olympia uictores, idest, Olympionicas habuit, licet haud tempore multo habitata, cum tantus uirorum numerus ad sagram ad internecionem ceciderit. Ad eius gloriam accessit ingens Pythagoreorum coetus. Necnon athletarum celeberrimus Milo, Pytagorae discipulus, Qui ea in vrbe multum contriuit temporis. &c. Donde vediamo, che resero questa città assai chiara gli huomini bellicosi, la moltitudine de gli athleti, che di essa uscirono, molti de' quali furono uincitori ne i giuochi Olimpici, & specialmente quel famosissimo Milone, & ancora la tanto celebrata scuola de i Filoso fi Pitagorici. Si come dalle parole citate di Strabone conosciamo. Molte sono le medaglie Crotoniate disegnate in questo libro, che noi habbiamo esposte, che questi popoli di Cotrone batterono in uarij tempi à gli Imperatori Romani, che veramente dimostrano bella istoria, & giudiciose imprese, le quali ritengono maniera Greca, quanto al disegno, perche quella città fù allora, come s'è detto, habitata da i Creci, che in quei tempi fecero la loro stanza in questa parte d'Italia. Ma noi non resteremo à tal proposito di spiegare sopra queste medaglie esterne, ò Crotoniate, la opinione del Signor Pirro Tigorio Romano, il qua le intorno tali medaglie, che uolgarmente si appellano Crotoniate, dice, non sapere, in che si fondino quelli, che cosi le chiamano, à dire, che piu in Crotone si battessero, che in altre città, Colonie, ouer Municipij de' Romani; & che, secondo il suo parere ritroua, che in molte città, & in Grecia, & in Italia, nella Magna Grecia, sono state cauate, simili sorti di medaglie, con l'orlo incauato. Si trouano, dice egli, certo di Crotone città ancora, come si è ueduto con la testa di Micillo amico di Ercole, con l'Ercole bambino per rouerscio, che strangola i due serpi di Giunone. Altre hanno la effigie di Milone Crotoniate famoso lottatore, con istrumenti per rouerscio di athleta, & in altre inuentioni, & in alcune ui è scritto CROTON . Parimente si ueggono delle medaglie di Rhegio ancora città d'Italia, Colonia di Augusto, dedutta ne i Bruttij, signate di alcune cose di mare, e dello stretto di Caribdi e Scilla, & simiglianti mostri combattuti da Vlisse fu la naue. Li popoli Possidoniati, le cose del medesimo Vlisse con le Sirene. Nelle medaglie battute dalla Colonia Iulia Augusta d'Ilio, ui si uede scolpito la partita di Enea, col suo padre Anchise, fuggito dall'incendio Troiano, & la morte di Laocoonte, & de i figliuoli. Quelle fatte in Pisa Olimpia, hanno le cose di Gioue, & giuochi di carrette hippodromi, lottamenti, corsi di piu sorte, per gli giuochi Olimpici, che appresso i Pisci si faceuano, doue coronauano i vincitori, i quali si rappresentauano nella Olimpica festa uitoriosi. Gli Apolloniati, li Nemei faceuano simili gareggiatori. In Nemea nell'Isthmo di Corintho le cose di Palemone, di Ino, & di Nettuno, con Equiti Desultori, co i corsi di caualli di piu sorte di carri. Cosi gli Apollomiati, ne i giuochi detti Pithiachi, & Attiachi, i medesimi gareggiatori, & à piedi, & à cauallo, & in questa sorte di medaglie, con simili attioni, si leggeno diuersi nomi scritti d'intorno, Olym-
G 4 pionicos,

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