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denti le parti dell'animo, si come chiaramente ci dimostrano, Aristotile nella Phisionomia, Platone nel conuiuio, & in piu altri luoghi, & Homero nel suo Thersite, essendo ciò confirmato dalla continua pratica, & esperienza, che si ha de gli huomini. Ma chi non comprendera nel volto di Cesare la grandezza del suo animo gia conosciuta da Silla Dittatore ? La benignità, & prudenza in quello di Augusto ? la modestia in Tito , la Santità in Nerua , & la bonta in Traiano ? Appresso ne gli occhi sue, chi non giudicherà la pazzia di Gaio , la sciochezza di Claudio nella presenza; nel fronte, & nelle ciglia la crudelità di Nerone , & in ogni parte la crapula di Vitellio ? Chi non conoscerà la eccellenza di Liuia Augusta , la prudenza, & castità di Antonia, l'honestà di Agrippina moglie di Germanico , & di molte altre, che lungo sarebbe il ricordarle? Dalle quali cose si può ageuolmente far giudicio della qualità di quelle persone, che si hanno a praticare, & hauer scelta di quello, che s'ha da lasciare, o da pigliare per reggimento di se stesso, & d'altri, (ancora che taluolta auuenghi in qualche vno altrimenti, essendo la virtu superiore al vitio, come in Esopo , ilquale fu difformissimo, & in Socrate , la cui Phisionomia essendo brutta, fu egli per quella giudicato esser huomo ribaldo; ond'egli confessò la natura sua esser tale, ma, che con l'uso della virtù s'haueua conuertito in contrario) essendo le imagini, & la historia, come vno lucidissimo specchio, che ci rappresenta tutto quello, che seguire, o fuggire si debbe. La onde hauendo io lungamente pensato, a chi io douessi consacrare questa mia fatica di donne tanto alte, & Illustri,