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G
IVLIA
,
la figliuola di costei, et di
Marco Agrippa
da
Augusto
fu del cõtinuo tenuta sotto quella medesima custodia, et seuerità di vita, che la madre, insegnãdole a filar lana, & altri esercitij, come di sopra s'è detto, et fu maritata a Lucio Paolo, figliuolo di Paolo Emilio Censore, ma nõ fu punto differente di costumi alla madre. Il perche patì ella ancora la medesima fortuna, percioche ella fu confinata nell'
Isola Trimero
, & quiui stette venti anni sostentata con la facultà di
Liuia Augusta
: doue si morì, essendo Consoli Giulio Sillano, & Nerua Silio, hauendo gia partorito vn figliuolo, ilquale essendo da
Augusto
giudicato non legittimo, non venne in luce, ne fu nodrito, ne alleuato.
Et hauendo fatto fabricare vn' bellißimo palazzo in villa con molta spesa, & magnificenza, fu fatto spianare per comandamento di
Augusto
insino a' fondamenti.
Plinio
nel libro settimo, & Capitolo sestodecimo, dice, che nelle sue delitie haueua vn' huomo detto Conopa, non piu lungo di due piedi, di quella qualità, che noi chiamiamo nani. D'uno de' quali, ha vna picciola imaginetta di bronzo il Reuerendißimo Monsignor
Giouanni Grimani
, non solamente per la infinita sua virtù, bontà, & real cortesia degno Patriarca d'
Aquileia
, ma di qual si voglia piu alta fortuna, & grado dignißimo Signore, & grandißimo ammiratore delle memorie antiche. Nella quale con tanta singolare arte, & perfetta maestria sono espreßi i membri di nano, & ogni parte del corpo, & ogni muscolo, che veramente pare, che non l'arte, ma la Natura istessa le habbia data & forma, & virtù di potere spirare, tanto somigliante è al vero l'arte nella poca materia, talche per auentura potrebbe essere, che ella fosse fatta alla imitatione, & similitudine del detto Conopa, o nano della sopranomata Giulia. I cui adulteri, perche sarebbe cosa tediosa il nominargli ad vno, ad vno, chi leggera il secondo di
Patercolo
, gli trouerà notati. L'altre cose, che delle Giulie si scriuono, sono tratte da piu luoghi di
Suetonio
nella vita di
Augusto
, et di
Tiberio
:da
Seneca
nel sesto de' Beneficij, da
Dione
, & da
Tacito
dell'historia Augusta.