Full text: Vico, Enea: LE IMAGINI DELLE DONNE AVGVSTE INTAGLIATE IN ISTAMPA DI RAME; CON LE VITE ET ISPOSITIONI DI ENEA VICO, SOPRA I RIVERSI DELLE LORO MEDAGLIE ANTICHE. LIBRO PRIMO.

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quale egli fu poi amazzato: l'altro figliuolo le morì essendo Consoli Gaio Asinio, & Gaio Antistio. In questo tempo Liuilla, secondo che scriue Suetonio nella vita di Claudio al titolo terzo, inteso che poteua essere, che vn dì Claudio succedesse nell' Imperio, bestemmiò, & maledisse palesamente la iniqua, & trista sorte del Popolo Romano.
    Non fu meno iniqua verso il marito: conciosia cosa che la troppo alta fortuna souente accieca i giudicij humani; perche essendo in lei la natural superbia della gente Claudia, & il desiderio del dominare, impatiente dello aspettare la morte del vecchio Tiberio , si lasciò ingannare da Seiano Prefetto delle genti pretorie, il quale dimostrandole di lei essere innamorato, la indusse a commetter seco adulterio, promettendole pigliarla per moglie, s'ella auuelenaua il marito, con darle a credere, che poi facilmente si hauerebbono leuato dinanzi il vecchio Imperadore, & fattisi Prencipi del Romano Imperio: si come scriue Tacito nel quarto, & ventesimo primo. Poi macchiata la sua honestà, vituperò la nobil famiglia, & fece ingiuria alla casa Augusta, scoprendo di quella tutti i segreti altraditor Seiano : & col mezzo di Eudemo medico, & suo adultero, ordinato il veleno a tempo, per mano di Lido Spadone lo porse allo incauto marito, ilquale in ispatio di otto anni, se ne morì, consumato dalla infirmità a poco a poco; & fu cagione con gli adulterij suoi, che molti cittadini furono puniti, i nomi de' quali, da Dione nel 58. sono ricordati. Plinio nel ventesimo nono libro, & capitolo primo, parlando delle sceleratezze de' medici, scriue di costei in questa guisa. Et gli adulterij ancora nelle case de' Prencipi, come di Eudemo in Liuia di Druso , & di Valente, nella quale è stata detta Regina. Fu scoperta la sceleratezza dalla moglie di Seiano , per mezo d'un libretto, ch'ella mandò a Tiberio , nel quale era scritto tutto il fatto:il che inteso da lui, et fatta diligẽte inquisitione delle cose, che u'erano scritte, fece morire Liuilla con tutti gli altri partecipi della morte di Druso . Altri dicono, ch'egli gli perdonò per amore di Antonia madre di lei, ma che Antonia la fece poi morire di fame: di cui scriue Dione nel libro cinquantesim'ottauo. Fra le muraglie tra porta Latina, et la via Appia , si troua vno epitafio antico, nel quale è fatta mentione di costei in questa guisa: OLYMPVS LIVIAE DRVSI CAESARIS LECTICARIVS.

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