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to con l'acqua, si fa ardente di colore: ma del
S
meraldo qual'è la uirtù? ricrea la uista, per la somiglianza delle herbe. il medesimo fa ancora il christallo tinto, & ogni altra cosa, che sia di color uerde.
M
a è cosi pazzia il credere l'altre proprietà che si narrano essere in esse gemme, come è falío, che non si rompa col martello ogni diamante; conciosia, che l'effetto dimostra il contrario, ne impedisce che la calamita non tiri il serro.
E
meno toglie la forza al ueleno: che se cosi fosse, a principi non accaderebbono tante credenze di scalchi, ne di coppieri.
E
t è ciancia, che il
R
ubino liquefaccia la cera, e quando fosse, a che gioua?
M
a udite gran bugie della magica uanità, e di quegli che le credono, dell'ametisto, e dell'acathe, l'ametisto, promettono resistere alla ebrietà: se questo è il uero, merauigliomi, come tutti i uini di
C
andia
, e di
G
recia
, non che d'
I
talia
, possano spauentare un sol beuitore, e che tanto grato ad alcune nationi non sia l'
A
metisto, che delle gemme non ottenga il principato.
D
icono ancora, che intagliandoui il nome del
S
ole, e della
L
una, e tenuto appiccato al collo co' capegli di
C
ignocefalo, o piume di rondine, resiste a ueneficij.
E
t in qualunche modo si porti, gioui a chi hauesse a negotiare con i
R
e.
I
n oltre, che scaccia la grandine, simili cose, e le locuste, e che tali effetti fanno gli smeraldi, se dentro ui s'intagliano
A
quile, o scarafaggi; se cosiè, che ui accade; o
R
e, e
P
rincipi del mondo stare, in tanto continuo pericolo, e spauento della uita uostra?
E
cosi uoi litiganti, che hauer gratia, e fauore dal
P
rincipe uostro ricercate, e uoi
A
gricoltori parimente, che non sprezzate ogn'altra cosa, attendendo solamente ad hauer al collo l'
A
metisto, o lo
S
meraldo; poiche con questo potete aβicurare dal ueleno la uita uostra, ottenere quello che cercate, difender l'uue, e le biade dalle tempeste, e dall'ardente morso delle locuste?
V
oglionui dare ad intendere medesimamente, che lo
A
cathe gioui contro a'morsi de gli aragni, e de gli scorpioni, che habbia a mitigar la sete messo in bocca; e che parimente si caccino uia le tempeste.
G
uardateui piu tosto che non siate morsi, che questa non ui giouerà: ma uoi patienti della febre, sopportate, pur che il medico ui tolga la beuanda, poiche con l'acate ui potete mitigar la sete.
O
r udite che leggerezza sarebbe di chi credesse
(
come i magici uorrebbono, e come è stato predicato
)
che l'acathe faccia fermare i fiumi, e che ne sia argomento, che legato con crini di leoni, e posto in caldaie bollenti, le raffreddi, e che inducano quelle
A
cathe, che sono simili alla pelle della hiena, discordia nelle case: e quelle che son d'un colore, facciano i giostratori, e simili qualità d'huomini inuitti.
E
che il laspide uaglia contro alle affascinationi, e che per cio tutto