Full text: Vico, Enea: DISCORSI DI M. ENEA VICO PARMIGIANO, SOPRA LE MEDAGLIE DE GLI ANTICHI DIVISI IN DVE LIBRI.

110.

to con l'acqua, si fa ardente di colore: ma del S meraldo qual'è la uirtù? ricrea la uista, per la somiglianza delle herbe. il medesimo fa ancora il christallo tinto, & ogni altra cosa, che sia di color uerde. M a è cosi pazzia il credere l'altre proprietà che si narrano essere in esse gemme, come è falío, che non si rompa col martello ogni diamante; conciosia, che l'effetto dimostra il contrario, ne impedisce che la calamita non tiri il serro. E meno toglie la forza al ueleno: che se cosi fosse, a principi non accaderebbono tante credenze di scalchi, ne di coppieri. E t è ciancia, che il R ubino liquefaccia la cera, e quando fosse, a che gioua? M a udite gran bugie della magica uanità, e di quegli che le credono, dell'ametisto, e dell'acathe, l'ametisto, promettono resistere alla ebrietà: se questo è il uero, merauigliomi, come tutti i uini di C andia , e di G recia , non che d' I talia , possano spauentare un sol beuitore, e che tanto grato ad alcune nationi non sia l' A metisto, che delle gemme non ottenga il principato. D icono ancora, che intagliandoui il nome del S ole, e della L una, e tenuto appiccato al collo co' capegli di C ignocefalo, o piume di rondine, resiste a ueneficij. E t in qualunche modo si porti, gioui a chi hauesse a negotiare con i R e. I n oltre, che scaccia la grandine, simili cose, e le locuste, e che tali effetti fanno gli smeraldi, se dentro ui s'intagliano A quile, o scarafaggi; se cosiè, che ui accade; o R e, e P rincipi del mondo stare, in tanto continuo pericolo, e spauento della uita uostra? E cosi uoi litiganti, che hauer gratia, e fauore dal P rincipe uostro ricercate, e uoi A gricoltori parimente, che non sprezzate ogn'altra cosa, attendendo solamente ad hauer al collo l' A metisto, o lo S meraldo; poiche con questo potete aβicurare dal ueleno la uita uostra, ottenere quello che cercate, difender l'uue, e le biade dalle tempeste, e dall'ardente morso delle locuste? V oglionui dare ad intendere medesimamente, che lo A cathe gioui contro a'morsi de gli aragni, e de gli scorpioni, che habbia a mitigar la sete messo in bocca; e che parimente si caccino uia le tempeste. G uardateui piu tosto che non siate morsi, che questa non ui giouerà: ma uoi patienti della febre, sopportate, pur che il medico ui tolga la beuanda, poiche con l'acate ui potete mitigar la sete. O r udite che leggerezza sarebbe di chi credesse ( come i magici uorrebbono, e come è stato predicato ) che l'acathe faccia fermare i fiumi, e che ne sia argomento, che legato con crini di leoni, e posto in caldaie bollenti, le raffreddi, e che inducano quelle A cathe, che sono simili alla pelle della hiena, discordia nelle case: e quelle che son d'un colore, facciano i giostratori, e simili qualità d'huomini inuitti. E che il laspide uaglia contro alle affascinationi, e che per cio tutto

Waiting...

Note to user

Dear user,

In response to current developments in the web technology used by the Goobi viewer, the software no longer supports your browser.

Please use one of the following browsers to display this page correctly.

Thank you.

powered by Goobi viewer