106.
gi per merito della sua uirtù tiene in
R
oma
l'ufficio del segnare in piombo, ha superati tutti i moderni in cosi fatte arti: della cui maniera, chi grandemente non è prattico, resterà facilmente ingannato, e le sue medaglie riceuerà per antiche.
107.
CHI DE' SEGNI DELLE MONETE ANTICHE
ha scritto. Cap.
XXIIII
.
DE'SEGNI
di alcune medaglie hanno fatto mentione
E
rodoto
al libro primo:
S
trabone
all'ottauo:
O
uidio
nel primo de'
F
asti:
M
acrobio
nel primo de'
S
aturnali:
P
lutarco
in
T
heseo
, in
L
ucullo
, e ne'
P
roblemi.
A
ppiano
nel quarto delle guerre ciuili:
P
ausania
nelle cose di
G
recia,
S
uetonio
in
A
ugusto
,
P
linio
nel 33.
D
ione
nel 44.
E
utropio
nel 1.
E
usebio
nella
C
ronica.
A
lessandro d'
A
lessandro
nel quarto de'
G
eniali.
P
olitiano
1. 70.
R
aphaele
V
olaterano
al lib. 30.
B
iondo
nella
R
oma trionfante.
P
ietro
C
rinito
17. 7. & 21.4. & 333.
E
liano
in
V
aria historia.
C
elio
R
odigino
in piu luoghi.
P
olidoro
V
ergilio
.
G
eorgio
A
gricola
nel libro de' pesi e delle misure, e glialtri, che ne' presenti libri sono citati.
108.
PARAGONE DELLE MEDAGLIE ANTICHE ALLE GEMME
.
PER
le cose dette e per quelle che nel seguente libro si diranno, chi non giudicherà la nobiltà, e l'utilità delle medaglie esser grande, anzi grandiβima e di gran lunga superiore a quella delle gioie, riguardando all'auto rità di tanti illustri per dottrina, che nell'età presente le hanno stimate, non solamente degne che ui si spenda gran somma d'oro per adornarne i loro studij, e dare honesto otio, & utile ricreatione a se, & a gli amici, ma ancora digniβime di consecrar loro il piu delle hore, e uigilie, cosi delle notti, come de' giorni, per fruire tanta utilità; per laquale, se il desiderio de' pochi dotti e giudiciosi, cosi fosse ne gli animi uniuersale circa alle medaglie, come circa alle pietre pretiose, sarebbe dubbio a qual di queste inchinasse piu l'appetito humano.
M
a rendasi gratie alla natura, che si come ha posto ordine a tutte l'altre cose, diuinamente ha dato a ciascheduno uario uolere, si come anco uario è il gusto: che non tutto quel-