54.
lamente significa i danari, ma ancora ogni patrimonio; cosi χρήματα appo i
G
reci non solo numisinata sono dette, ma come scriue
A
ristotile
, ogni cosa, che col danaio si paga, che in latino si dice nummo.
I
l terzo uocabolo
G
reco delle monete antiche, è κέρμα, col quale si uede da i
G
reci la minutaglia de i danari essere stata nomata.
E
t hoggi tutte le monete antiche in cambio di questi sei uocabuli,
G
reci, e
L
atini, sono in parlare
I
taliano nomate medaglie: ilqual uocabulo non è antico, ma posto da moderni, tratto dalla materia, di che elle sono fatte, mutata la lettera, t, (come uogliono àlcuni) nella lettera, d, accioche il suono della uoce uscisse piu dolce; di metaglie, le dissero medaglie.
55.
MATERIE DIVERSE, DI CHE SI FECERO LE
monete appresso gli antichi.
C
ap.
VI.
LE MATERIE
,
di che esse medaglie' si formaro, furono diuerse, secondo i tempi, e secondo le poβibilità de'
P
rencipi, e delle
R
epubliche.
A
lcune di lama d'oro, o di lama d'argento, altre di rame, di oricalco, o uer di ottone, di lama di ferro, di piombo, o di stagno.
A
ncora di pezzi di corame fatte, o uero di legno; e le piu di rotonda forma, & alcune di quadrata.
A
ncora di rame con coperta di puro argento, di rame inargentate a fuoco; d'oro con argento mescolato, o uero con oricalco: & d'argento mescolato con rame.
Q
uelle di rame schietto furono di quattro sorti, di rosso, di bianco, di giallo; e di
C
orinthio mischiato di pezzi gialli, e pezzi roβi a modo di opera commessa, perche del
C
orinthio piu furono i generi del rame,
A
utor
P
linio
, di candido piombo, & alcuni di sale.
D
i fin'oro segnò
D
ario
R
e de
P
ersi.
D'
argento puro
A
riande, il qual fu fatto presetto dell'
E
gitto
da
C
ambise
.
M
a chi d'oro, e chi d'argento; chi di rame, e di oricalco segnato habbia monete, lungo sarebbe a dire; perche quasi ogni
P
rencipe, & ogni
R
epublica ha fato questo, ma chi d'oro di minor bontà e chi con piu fino.
D
i ferro usarono moneta quei della città di
B
isantio, hora
C
ostantinopoli
, e cosi gli
S
partani, di gran peso, ma di poca ualuta; lauorati per forza d'aceto, si come al decimo dell'antiche lettioni, & cap. secondo, scriue
C
elio
R
hodigino
.
L
igurgo, secondo che dicono alcuni, fu del danaio di ferro a gli
S
partani inuentore.
D
i questa sorte fa mentione
A
ristotele
nel secondo dell'
E
conomica, & anco di que' di stagno, e di bronzo.