34.
incerto,
E
t quantunque
P
olidoro
V
irgilio
nel libro delli inuentori, le assesegni uno antichissimo autore, dicendo in qnesta quisa:
L'
uso della pecunia di qualunque metallo ella si facesse, è antichiβimo
: perche leggiamo appo
G
iosefo
,
C
aim
di
A
damo
primo figliuolo ad ammassare danarie essere stato ansioso, io non uoglio però dire, che
C
aim
ne fosse l'inuentore, concosiacosa, che se ben
G
iosefo
nel primo della antichità scriue,
ἄνξωνδὲ τὸν οἶκον πλήθαι χρημάτων ἐξ ἁρπαγῆς καὶ βίας
, cioè:
A
ugens domum multitudine pecuniarum ex rapinis & uiolentia congestarum, & c non ne segue però, che que' primi huomini usassero monete, percioche questa parola χρημάτων, cio è pecunia, non sempre significa danari, ma ciascun'altro hauere, cosi mobile, come stabile, e crediti, come dice
H
ermogeniano
.l. pecuniae digest. de uerb.
S
ignifi. essendo in que' tempi stato costume di cambiare l'una cosa con l'altra, & questo perche non s'era ancora trouato l'uso della moneta, onde lo studio di quegli huomini fu di accumulare in uece di danari, ricchezze di armenti, di caualli, e di buoi.
I
l perche
P
ausania
nel quarto delle cose di
G
recia, dice,
N
eleo
per dote della figliuola hauer riceuuti i buoi d'
I
ficle
padre di
P
rotesilao.
E
t
H
ercole
nell'ultime
S
pagne da
E
uristeo
essere stato mandato, mosso dalla fama de buoi di
G
erione
; perche a lui gli conducesse.
E
t
E
risse
figliuolo di
V
enere
(
come dicono
)
e
P
rincipe all'hora in
S
icilia
, con tanta uehementia hauer desiderato i buoi menati di
E
rithia
, che disfidò
H
ercole
alla lotta, con patto, che s'egli uinceua, uoleua che i buoi fossero suoi; rimanendo uinto, cedere a lui il suo regno.
F
inse ancora
H
omero
nella
H
iliade,
I
fidamante
figliuolo di
A
ntenore
heuer data la prima dote al suocero di cento buoi.
C
osi par chiaro non essere stato dopo il
D
iluuio innanzi a tempi di
H
omero
alcuno uso di danari, ma il baratto d'una cosa con l'altra solamente.
E
βi cambiauano il uino con il rame, e l'armi con i buoi, si come testificano questi seguenti uersi.
V
nde reportabant criniti uina
P
elasgi
A
eris quidam, alij fulgentis munere serri,
A
t scutis alij, pars bobus, mancipijs' ue
M
utabant paβim, & conuiuia laeta parabant.
C
osi ne' tempi
T
roiani furono i commertij per cagione del uiuere.
T
uttauia
H
omero
ammirò molto l'oro, facendo tale estimatione, che
G
lauco
hauesse cambiate l'armi indorate di cento buoi, con quelle di
D
iomede
di noue buoi; laqual consuetudine oltre a glialtri tennero i
L
acedemoni nel uendere, e nel comprare, non usando danaio ne d'oro, ne d'argento, ma con buoi, serui, e pezzirozi d'argento,
P
ausania
autore nelle cose
L
aconice, e
P
li
-