164.
re di molti argumenti, questo uno sarà basteuole; che si uedrà una istessa effigie di donna
(
anzi d'una medesima stampa
)
che è di
R
oma
con l'elmo in testa nelle centinaia di medaglie
(
per dir cosi
)
con diuersi nomi di
C
onsoli, essendo una effigie sola: per iquali nomi si douerrebbe giudicare, che tutte guelle teste, che sono d'uno istesso ritratto, fossero imagini di centinaia d'huomini, si come sono di
R
oma
, di
A
pollo
, di
G
ioue
di
N
ettuno
, di
B
uono
E
uento
, di
G
iunone
S
ospita
con la pelle di capra in testa, di
P
ietà
, di
C
oncordia
, di
G
iustitia
, di
F
lora
, di
M
oneta
, e d'altri, che troppo è chiaro esser di
D
ei, e di
D
ee effigie, e non d'huomini.
M
edesimamente quanto piu commendabile sarebbe stimato
P
ietro
C
rinito
nel uigesimoprimo libro di
H
onesta disciplina, se in luogo di una sola medaglia di
D
omitiano
e d'alcune altre di
A
ugusto
triumuirali, ch'eglia sorte deuette uedere, e nel
XVII
.
libro, al capitolo settimo nomina, hauesse piu diligenza usata in uederne molte: e come di queste fece mentione, tanto delle altre non hauesse taciuto.
C
osi ancora
A
lessandro di
A
lessandro
, quanto piu copioso sarebbe egli conosciuto in uno capitolo, ch'egli fa, il cui titolo è della uarietà de' segni delle monete, al quarto libro de'
G
eniali: doue nominando il
C
apricorno di
A
ugusto
, perche lo ha letto in
S
uetonio
nella uita d'esso
A
ugusto
, hauesse detto ancora di tante altre di questo
I
mperadore.
E
scriuendo di quella di
N
erone
in habito di
C
itharedo, hauesse altresi nominata quella dell'habito di
A
uriga:
D
ella
R
oma
dal medesimo
N
erone
rifatta: della
P
alude, e del
P
orto
H
ostiense: della
P
rouigione frumentaria: della
P
ortione del grano, che donò al popolo, chiamato
C
ongiario: del
P
arlamento allo essercito: della
D
ecursione: del
T
empio di
I
ano
per lui serrato, pace essendo allhor per tutto il mondo: dei suo
M
acello: delle feste di
M
inerua
chiamate
Q
uinquatrie, doue disputauano gli
O
ratori, & i
P
oeti: della gran
M
adre de gli
D
ij: del tempio di
V
esta
: del
S
imulacro di
G
ioue
G
uardiano
: della
S
tatua di
A
ugusto
, e di
L
iuia
: della
D
ea
S
alute
: della
C
oncordia
: delle
V
ittorie: e finalmente del suo
G
enio, cio è
A
ngelo buono: della effigie di
P
oppea
sua moglie: di
M
essalina
di
C
laudio
: e di molte altre de' seguenti
I
mperadori, sino a
S
euero
, doue facendo egli un salto, uiene a dire, che quello si figurò in habito d'
A
lessandro
M
agno
: & appresso facendone un'altro, peruiene insino a
G
allieno
, che hauendo uccisi i
S
atrapi
P
ersiani, ue gli figurò serui.
P
iu abhondante ancora nella materia da loro presa. sarebbono stati
E
liano
,
R
affaele
V
olaterano
,
C
elio
R
hodigino
, & altri, che per breuità si lasciano, che se alle medaglie piu di quel, che fecero, dirizzati hauessero gliocchi, e l'humano studio; al giudicio mio, hoggi