Full text: Augustin, Antonio: DIALOGHI DI DON ANTONIO AGOSTINI ARCIVESCOVO DI TARRACONA INTORNO ALLE MEDAGLIE INSCRITTIONI ET ALTRE ANTICHITA TRADOTTI DI LINGVA SPAGNVOLA IN ITALIANA DA DIONIGI OTTAVIANO SADA & dal medesimo accresciuti con diuerse' annotationi, & illustrati con 36 disegni di molte Medaglie. & d'altre figure'.

381.

d' Aulla Olla. Non son cosi contento di scriuer Asta, ac pellege: perche io haurei voluto, che fosse scritto, Adsta, ac perlege, appelliancene all' originale.
   B. Heicest sepulchrum, par che vi siano due errori essendoui Heic per Hoc, & l'vltimo nome senza H.
   A. Heic stà per Hoc loco, l'altra parola si scriue meglio senza H, come dice Cicerone , ch'era in vso appresso de'Romani fino al suo tempo, & che egli non soleua vsarla fino a tanto che vedendo che tutti l' vsarono, l'vsò esso ancora, & la regola che egli seguitaua prima, era di non metter H. in mezo alla parola dietro a consonante; & cosi stanno bene l'altre parole Pulcrum, & Pulcrai senza H.
   B. Cotesta parola, Pulcrai è di tre sillabe, o di due?
   A. Di due, come Pulcrae. Vergilio vsa questo dittongo in Aulai: & Lucretio molte volte, & credo che Ennio dica, Rex Albai Longai. & ordinariamente fanno

due sillabe l'AI. Nota Publio Nigidio , secõdo che referisce Gellio , che huius ter rai s'hà da scriuere, & non huic terrai, ma terrae, & che mei per mihi si scriua, & non mei homo, ma mi homo.
   C. V.S. caua di sotto terra molte cose mai non vdite, nè vedute.
   A. Il fatto delle lingue è come quel de gli habiti, & de'modi del vestire, ch'vn tempo fanno corti i vestiti, & à vn altro lunghi, & poi tornano a'corti, & poi a'lunghi. Nihil dictum, quin dictum sit prius, dice Terentio : & il più sauio dice, Nihil nouum sub sole.
   B. La parola HAV stà ella bene?
   A. Io l'hò per dubbiosa, & credo che nell'originale stia Haut, O Haud.
   B. La parola Feminae non haueua ella da finire in I secondo Nigidio ?
   A. Vero è, ma non l'intese bene colui, che scrisse questi versi.
   B. Molti scriuono Foemina: & altri faemina: quali scriuono meglio
   A. Secondo questa pietra non si hà da mettere nella A, nella O, & credo che que sta scrittura si confermerà con altre antichità.
   B. Si sà egli chi fosse questa Claudia?
   A. Io non sò chi ella sia, nè manco la Licinia de'versi passati; ma doueua metter il nome di suo marito, o de'suoi figliuoli, acciò se ne hauesse hauuto vn poco più notitia.
   B. Perche si scriue Suom, & Souo, & non Suum, O Suoum, & Suo, O Suoo?
   A. Io non ne posso addurre ragioni bastanti, ma credo bene che Suum non voleuano scriuerlo per paura accio che non paresse nome di porci, & veggo ancora che fuggiuano due VV, come dicemmo, parlando dell' vso di Diuos per Diuus.
   B. Il verbo Creauit par che si costumi poco nel modo, che è quì.
   A. Non vuol dir creare, ma producere.
   B. HORVNC stà egli ben per Horum?
   A. Io credo che si vsasse anticamente, & che si trouerà in alcune commedie.
   B. Incessu commodo piace a V.S?
   A. Non certo, nè Lanam fecit, ma qualche cosa si dee tollerare. Voglio hora parlar delle altre inscrittioni de'Romani antichi, ancor che io non sia certo, che siano fatte in questi tempi: anzi più tosto vado sospettando, che le facesse far Cesare Augusto , o Traiano , & mi pare d'hauer letto, ch'essi facessero fare inscrittioni à molte statue, che eresse ciascuno di loro nel suo foro, son però tanto eleganti, & breui, & trattano di persone tanto segnalate, che douunque elle si trouano, meritano di esser poste in buon luogo, La prima
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