Abaco, & seruiua per contare. Et vi son queste figure. I. X. C. ∞. ccIↄↄ. cccIↄↄↄ. † .X. †.
B. In cotesta tauola mancanole note del V. del L del Ɖ & d'altri numeri.
A. Egli è vero, ma io le cauo da altri libri, & da molte inscrittioni.
B. Come si pruoua egli, che non hauessero altre cifre fuor che fin a cento mila, & che poi mettessero la stessa cifra due volte, ò quante era necessaria?
A. Si pruoua per l'autorità di
Plinio
, il qual dice, che i Romani non sapeuano contare senon fin'a centomila.
B. Oh, cotesto non è egli falso: poi che diceuano decies, che era vn millione?
A. Decies, ò deciens non è più che dieci volte, ma diceuasi per vn millione
deciens centena millia;
ancor che per abbreuiare, diceuano
deciens centena, & deciens.
Dimaniera, che colui, che dice dieci volte cento mila, è segno, che non sa contare più là di centomila, senza ridire centomila.
B. Hora l'intendo bene.
A. Si pruoua meglio con l'essempio della inscrittione della colonna di Caio Duilio doue torna à porre questa cifra di centomila molte volte, che se hauessero hauuta l'altra del decies, o deciens, se ne sarebbono seruiti.
B. A dir due, tre, quattro, cinque, & piu millioni, come li figurauano, & diceuano gli antichi?
A. In questo modo,
I XX I.
Viciens.
due millioni.
I XXX I.
Triciens.
tre millioni.
Et così gli altri di mano in mano. Ma torniamo alla nostra inscrittione.
B. Piu breue modo di numarare è il nostro. Ma dicami V.S. perche alla D si aggiunge vna virgola per dir cinquecento?
A. Per che non si confonda con le parole, o si pigli per vn'prenome, nel quale errore cadono molti.
B. Quale è cotesto prenome?
A.
D. Silanus
si truoua scritto, & molti lo leggono
Decius Silanus,
douendo dire
Decimus,
percioche Decius non è prenome, ma nome di vna famiglia, della quale furono i tre Decij, che morirono per la lor republica, & vi e vn luogo nel libro terzo ad Herennium, doue dice, che chi si vuol ricordare di vna cosa, che sia la decima s'imagini vn'huomo, che egli conosca, il cui prenome sia Decimo.
C. In
Ser. Galba
hò veduto errar molti, che lo chiamano Sergio, per Seruio.
A. La famiglia Sergia fù molto antica, & vien da Sergesto, del quale fa mentione
Virgilio
, & di essa fu
Lucio Catilina
.
Galba
era della famiglia Sulpitia, della quale fù il nostro
Seruio Sulpitio Giurisconsulto
, & io hò alcune medaglie nelle quali è SER. SVLP. GALBA.
B. Quanto varrebbono della nostra moneta cotesti settemila, & cinquecento denari?