vogliono significare,
Permissione Diui Augusti Colonia Romulensis, O Romulea:
si come mi par d'hauer veduto in vna inscrittione. Et dall'altra è vn capo di donna con vna luna scema, che cresce sopra la detta testa che, come io credo è
Liuia Augusta
, se ben nella medaglia dice Iulia, che, come si vede in
Suetonio
, & in
Tacito
, prese il nome di Iulia per commandamento di
Cesare Augusto
dopo la morte di esso, & par che questa medaglia fosse fatta dopo la morte poi che lo chiama
Diuo Augusto,
& per ciò stanno bene queste parole in questa medaglia
IVLIA. AVGVSTA.
& visi aggiunge vn grand'epiteto
GENETRIX ORBIS:
cercate hor voi se si può confermar coilibri antichi.
B. La parola
Genetrix,
si vede in altre medaglie, & hò inteso dire a V.S. che vien da vn verbo antico detto
GENO.
del quale si fà mentione nei Digesti di
Fiorenza
.]
A. Di
Siuiglia
io non hò veduto altre medaglie se non alcune d'oro de'
Goti
, nelle quali è scritto il nome
ISPALI
senza la H, & in molti libri antichi i Concilij Hispalenses sono nominati Spalenses, si come ancora la prouincia di Spagna è nominata Spania: il che si vede nell'epistole di
San Paolo
, & hoggidì come in
Italia
si chiama
Spagna
, così è detto Spagnuolo chi è nato in essa, & non mancano di quelli, che dicono che i Greci la chiamauano
ΣΓΑΝΙΑ
per esser poco habitata, & per trouarsi in essa pochi edifici, & poca gente: maio credo che questo nome non venga da alcuna parola nè Greca, nè Latina. Delle medaglie d'oro ve n'è vna del Re
Eruigio
, doue nella parte della sua effigie, sono queste lettere: o cifre,
ΙΔΙΝΜ ERVIGIVS
[?] .
B. Come s'han'elleno da leggere?
A.
In Dei Nomine Eruigius Rex.
Vi è la seconda lettera Greca in cambio di Latina si come in vn'altro luogo habbiamo veduto Θ in vece di TH. Nel rouescio è vna croce con certi scaloni, & queste lettere †
ISPALI. PIVS.
In vn'altra medaglia di Vuitterico si vede vna testa da ogni lato, con queste lettere in vna di esse, †
VVITTERICVS RE.
& nell'altra
PIVS ISPALI.
Et che la parola RE voglia inferire
Rex.
si salua conla croce, per la quale si saluò tutto il genere humano: perche stanno le lettere in giro, & dopo la E segue la croce, che hà qualche somiglianza con la X. In vn'altra del Re Vuamba, doue si vede vn capo, non si leggono bene le prime lettere, ma solo
VVAMBA
[?] . dall'altra parte è vn ramo picciolo, & vna croce, & vna stella di sette raggi,
Margin note:
Parla della stella che hà nella sua arme.
come la nostra, con queste lettere,
ISPALI PIVS.
In vn'altra del buon
Re Reccaredo
si veggono due teste, vna per parte, & queste lette, †
RECCAREPVS REX.
ma sono scorrette, poi che mettono la P in vece della D, & nel rouescio †
PIVS ISPALI.
Vn'altra ne hò veduta di
Sisebuto
cõ le sudette due teste, & con queste lettere, †
SISEBVTVS RE.
& dall'altra parte †
ISPALI PIVS.
Et ciò basta di questa città. Euui anco vn'altra medaglia di
Carmona
, che anticamente fù detta Carmo, & da Tolomeo Charmonia. Della quale fà mentione
Giulio Cesare
, & gli dà titolo della più forte città di tutta la
Betica
dicendo che in essa era vna munitissima rocca. La ricorda anco
Strabone
, &
Antonino
nel suo Itinerario. E'situata sopra vn altissimo monte, & hà nella cima vna rocca molto grande, & con forma d'antica struttura, E'lontana da
Siuiglia
sei leghe, che apunto importano i ventiquattro mila passi, che secondo
Antonino
sono di distanza tra Hispali, & la antica Città di
Carmona
. Hà vn larghissimo & fertilissimo, tenitoro tutto piano, che volgarmente si chiama
Vega de Carmona,
& per questa fertilità meritamente nelle medaglie d'essa città posero gli antichi in vno dei lati le spighe di grano, hauendo nell'altro la testa di vn'huomo con la celata, a cui fà giro intorno vna corona, & potrebbe per ventura esser di
Marte
, se pur non fosse di qualche Duumuiro, che hauesse fatto battere la presente medaglia.