Full text: Angeloni, Francesco: LA HISTORIA AVGVSTA DA Giulio Cesare infino à Costantino il Magno

68.

il qual fulmine fù inteso da gli antichi Egittij, per l'ampiezza della gloria, e per la fama distesa da per tutto il mondo: essendo che niuna cosa vi è, che renda maggior suono, e che più comunemenre si oda, di quel che auuiene de'tuoni nell'aere; da'quali esce, accompagnato da eccessiuo, & vniuersale splendore, il fulmine; la cui velocità, nel produrre l'effetto suo, si rappresenta nell'ale suddette: la onde quello, che fù attribuito dal Senato ad Augusto, non altro si può credere, che significasse, se non solo l'ampiezza della gloria di lui palesata, e stimata per tutto il mondo: quando però non si volesse dire, che tal fulmine, egli stesso ordinò, che s'imprimesse nelle medaglie, per dar a vedere, che haueua pronto, e veloce il castigo verso coloro, che fossero tristi, o che intentassero delle nouità in Roma, o per l'Imperio.
    Fù nella congiuntura di simil vittoria chiuso il Tempio di Giano, che due sole volte era per prima stato serrato; e stimo che si vegga di ciò la memoria nella medaglia
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  · Census ID10066566: »As of Tiberius (Augustus / Altar, RIC 80) (owner: Angeloni)«
  · Census ID10044305: »As of Tiberius (Augustus / Altar, RIC 81)«

, con testa
   21. di Augusto ornata di corona radiata, e lettere, secondo le descritte, & vn Tempio nel rouescio con sue porte chiuse, leggendouisi: PROVIDENT. S. C. il qual Tempio per parere di Odolfo Occone, e d'altri, si tiene esser quello di Giano, chiuso per la Prouidenza vsata da Augusto nel conseguire il fine delle vittorie, ch'egli hebbe.
   Nè pare, che possa contradirsi, che non gli fosse cotal medaglia stampata in vita; percioche, se diuersamente fosse incontrato, vi apparirebbe il segnale di chi l'hauesse restituita; nella forma appunto, che auuenne delle seguenti, che sono appresso di me, nè quì si pongono in disegno per non replicarle; contiene nell'vna
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  · Census ID10066745: »As of Nerva (Divus Augustus / Altar, RIC 133) (owner: Angeloni)«

la testa di esso Augusto senza corona, & in età cadente, con lettere: DIVVS AVGVSTVS: & hà nel rouescio il Tempio di sopra descritto, leggendouisi IMP. NERVA CAES. AVG. REST. S. C.
    Nell'altra
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  · Census ID10053873: »As of Titus (Divus Augustus / Altar, RIC 449) (owner: Angeloni)«

stà la testa di Augusto, ma più simigliante a Tito, che a lui: hà la corona radiata, e lettere conformi alle suddette, vedendosi nel rouescio il Tempio già detto, con inscrittione: IMP. T. VESP. AVG. REST. PROVIDENT. S. C. cioè, Imperator Titus Vespasianus Augustus restituit. Prouidentia Senatus Consulto. dal che si raccoglie, che nelle medaglie stampate dopo la morte di coloro, alla cui memoria furono dedicate, vi si notò sempre il nome di chi le restituì: ma di ciò si vedranno altri rincontri.
    Fra li molti, e segnalati honori fatti dal Senato, e dal Popolo Romano ad Augusto, dopo l'auuiso della suddetta vittoria, l'vno fu il decretargli delle Statue, fra le quali vna ve n'hebbe tutta d'oro, posta entro il Senato; e di questa tengo, che restasse accesa la memoria nella medaglia
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  · Census ID10066568: »Dupondius of Caligula / Augustus (RIC 56) (owner: Angeloni)«

, in cui si vede la testa con la corona radiata, e lettere: DIVVS AVGVSTVS S. C. e si stà nell'opposto lato il medesimo Augusto sedente in habito Consolare, col capo discoperto,
   22. in atto di Pacificatore, stende con la destra mano vn ramoscello d'oliuo, e con l'altra, che si stringe al petto, tiene vna patera: contrasegno della già attribuitagli Diuinità, e vi si legge: CONSENSV SENAT. ET EQ. ORDIN. P. Q. R. cioè, Consensu Senatus, & Equestris ordinis, Populiq; Romani. e tengo simil memoria fosse per rappresentare la Pace introdotta da Augusto, e stabilita per tutte le parti dell'Imperio.
   Giunto pertanto Augusto di ritorno in Roma, vi triõfò in vn giorno de' Dalmati, degli Iapigi, de' Celti, e de' Galli già da lui di persona, o col mezo de' suoi luogotenenti vinti, e domati. Nel secondo giorno rappresentò intera la battaglia di Attio. Nel terzo volle mostrare la presa dell'Egitto, e vi fù condotta la effigie di Cleopatra in atto di esser morsicata dall'aspide, e con essa si videro li figliuoli. Terminò in venti due anni le guerre ciuili, &
impadro-

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