508.

   Viaggiaua Numeriano per cagion dell'indispositione d'occhi entro vna Lettica; e per che cadde in pensiero ad Arrio Apro, come alcuni vogliono, suocero di lui, di occupare l'Imperio, vccise in quella, ben segreramente, il giouane Imperadore, negando, che alcuno si accostasse alla Lettica, per non recar trauaglio al Principe, che dal suo male era non lieuemente molestato. Ma sentitosi finalmente il fetore, che pe'l cadauero vsciua da quella, fatta perciò palese la morte dell'Imperadore nell'esercito, fù da esso eletto Diocletiano, dalle cui mani, pervendetta del morto Numeriano, restò dapoi Apro vcciso, el'Imperadore Deificato.

Figure

nonstructural

509.
Carino.

   QVando Caro si trasferì nella Persia inuiò Carino già fatto Cesare nella Francia, hauendo commesso alla sua cura l'Imperio dell'Occidente. Riceuuto il titolo di Cesare, stampò il Senato varie medaglie, frà le quali mi dò a credere, che l'vna fosse quella, con testa ornata di Corona radiata, e lettere: M. AVR. CARINVS NOB. CAES. & hà nel rouescio le Insegne Sacerdotali, cioèil Lituo, la Secespite, l'Orceolo, il Simpolo, e l'Aspergillo rappresentate in Aurelio Cesare, con inscrittione: PIETAS AVGG. volendouisi intendere ancora il fratello Numeriano.
   In altro rouescio stà egli stesso in piediarmato, e co'l Paludamento, che appoggiandosicon con la sinistra ad vn hasta, tiene con la destra vna Insegna militare: volendo forse con ciò inferire il gouerno datogli dal Padre, specialmente delle Legioni, che dimorauano nella Francia, e vi si legge: PRINCIPI IVVENTVT. simile si è veduto in Numeriano.
   Ma diuersamente l'istesso si rappresenta altroue con lui in piedi, che appoggiato ad vn hasta, sostiene sù la destra il globo, & hà a'piedi vn prigione, con elogio: PRINCIPI IVVENTVT. & è quasi simile al suddetto in Numeriano.
   Morto il Padre, etrouandosi Carino potente di forze, prese il nome d'Imperadore. E quantunque egli fosse corruttore della giouentù, e dato del tutto in preda a'vitij, alle lussurie, & ad altre infinite dissolutezze, & enormità, e che operasse molte cose indegne in Roma, concedendo etiandio de'primi gradi a persone infami; nondimeno conseguì,
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