428.
l'Imperio con vniuersale contento, suscitò la guerra ne' Persi; ond'egli quantunque giouinetto, non isgomentato di ciò punto, aprì il Tempio di Giano Gemino in segno di volere abbracciare tal guerra, & attese poscia, con deliberationi più, che di huomo maturo, ad apprestare ciò, che alla felice terminatione di quella faceua mestieri. La qual cosa mosse ne'Romani tale speranza di vederne lavittoria, in prò dell'Imperio, per le mani di Gordiano, che il Senato decretò la medaglia con testa, & inscrittione: IMP. GORDIANVS PIVS FELIX
7. AVG. e'l simulacro di Roma sedente sopra alcuni scudi, armato dicelata, vsbergo, & hasta, assistendole vn Soldato con l'vna delle Insegne militari nelle mani, e le stà all'incontro persona togata in piedi, che riceue dalla destra dell'istessa Roma il Mondo; hauendo appresso disè vn altra figura, che facilmente potrebb'esser Misiteo, con lettere: PONTIFEX MAX. TR. P. III. COS. S. C. Quasi volesse dire all'hora il Senato: Quà sono le Insegne militari: si ripone in poter tuo il Mondo, cioè l'intero gouerno di esso, con la confidenza che presta la tua virtù, divederlo serbato intatto dall'armi hostili, e che tornerai altrettãto, glorioso, quanto a tutti è sommamente accetto l'Imperio tuo.
Riceuuto da Gordiano, per tal via, con l'assoluto gouerno del tutto, anche gli annuntij felici del Senato, e del Popolo, egli si vede nel rouescio d'altra medaglia, con testa, e
8. lettere notate, che è affatto disposto al viaggiare; mentre armato d'vsbergo, pallando con la destra la lancia, tiene il Mondo nella sinistra mano, e camina, standoui scritto: P. M. TR. P. IIII. P. P. S. C. nè meno si dimostra pronto al gouernare l'Imperio, che al difenderlo con la lancia.
Trasferitosi Gordiano, con grosso esercito in Misia, e di là nella Tracia, s'affrontò co' Persi, gli ruppe, e pose in fuga. Entrato nella Siria, acquistò Antiochia; intorno la quale commisse diuerse battaglie con Saporo Rè, e lo superò, hauendo ricuperate le Città di Carra, e Nisibi, e tutto fù guidato, per opera di Misiteo, con tanta prudenza, che nè all'esercito mancò mai cosa, che gli bisognasse, nè fù auuenturato in modo, che delle risolutioni fatte douesse seguirne pentimento. Di simiglianti viaggi, che pur ne debbe fare alcuno Gordiano, anche per Mare, si vede il testimonio entro la medaglia con testa laureata, e tutto il petto, e lettere: IMP. GORDIANVS PIVS FELIX AVG. apparendo nel rouescio
9. vna bellissima Naue Pretoria; sopra la quale stanno, oltre i remiganti, molti Soldati, con delle Insegne militari, insieme con l'Imperadore a Poppa, sotto il Baldacchino, e tali note: TRAIECTVS AVG. S. C.
Tutto l'Oriente passò, per tal felice vittoria, all'vbidienza dell'Imperio Romano, e Gordiano lo notificò al Senato, lodando sopratutto quello, che haueua operato Misiteo, e ciò; perche gli ne fossero rendute le debite gratie. Grande fù il giubilo, che se n'hebbe in Roma, e dopo hauerne dato lodiagli Deivi sifecero delle dimostrationi di stima, e d'honore verso l'Imperadore, & il Suocero;decretando al primo vna Quadriga tirata da Elefanti, & all'altro vna simile Quadriga, ma condotta da Corsieri, per cagione del Trionfo:aggiungendo a Misiteo vna cotale insorittione: MISITHEO EMINENTI VIRO PARENTI PR INCIPVM PRAETOR II PRAEFECTO TOTIVS VRBIS, ET TVTOR I REIP. S. P. Q. K. VICEM REDDIDIT.
10. Appare etiandio del Trionfo di Gordiano il rincontro in medaglia con testa laureata, e lettere descritte, co'l di lui medesimo trionfante sopra vna Quadriga, che standoglinel didietro la Vitroria, questa gli sostiene lalaurea su'l capo, e dinanzia' Caualli precede altra Vittoria, o figura di huomo a piedi, leggendouisi: PONTIFEX MAX. TR. P. IIII COS. IT. P. P.