Full text: Angeloni, Francesco: LA HISTORIA AVGVSTA DA Giulio Cesare infino à Costantino il Magno

379.

acclamationi, come persone fattiose, e tumultuarie, pensò fargli morire: ma inuano si affaticò di nocere a colui, che Dio voleua aiutare; perche solleuati li Soldati per difenderei loro commilitoni, vccisero l'Imperadore, con la Madre Soemia, & i suoi fauoriti. All'hora in uece del timore nacque in ciascuno il piacere, e con mille beffe, & infulti del Popolo, strascinati quei corpi per la Città, furono in fine gittati in alcune chianiche, che nel fiume cõduceuano; e cotal termine hebbero gl'infami vitij di Eliogabalo, dopo diciotto anni di vita, e tre, & alcuni mesi d'Imperio: essendo stato conueneuol cosa, che non hauendo voluto tal grandezza quietamente, e con honestà possedere, ne restasse co'l mezo di simil morte priuo.

380.
Giulia Paola Augusta.


    D I nobilissimo lignaggio fù Giulia Paola; la quale congiunta in matrimonio con Antonino Eliogabalo, e chiamata Augusta, non potè molto con esso lui dimorare; percioche condotto dalla instabilità del suo ceruello più, che da lecito rispetto, la licentiò costringendola di far vita priuata. Le decretò il Senato la medaglia con l'effigie di lei, e
   7. lettere: IVLIA PAVLA AVG. e vi è la Dea Concordia sedente, con la Patera nella destra,
   8. e'l Cornucopia nella sinistra mano, con la Stella, la quale rappresenta il simulacro del Sole; di cui Eliogabalo era Sacerdote, e vi si legge: CONCORDIA. S. C.

381.
Giulia Aquilia Seuera.


    D Opo ripudiata da Eliogabalo la prima moglie Giulia Paola, mostrandosi innamo rato d'vna delle Vergini Vestali, detta Giulia Aquilia Seuera, la leuò dal Tempio e la congiunse seco in matrimonio; del quale eccesso marauigliato il Senato, egli disse: lo innamorarsi esser cosa humana, e che ben si confaceuano ad vn Sacerdote le nozze di vna Sacerdotessa: nè hauendo molto dimorato con essa, licentiatala, passò ad vn terzo matrimonio. Si vede l'effigie di Giulia Aquilia in medagli con lettere: IVLIA AQVILIA SEVERA AVG. e con la Dea Concordia in piedi, la quale stà in atto di sacrificare sopra vn altare
   9. con la destra, in cui tiene la Patera, hauendo nella sinistra il Cornucopia; e vi si legge: CONCORDIA. S. C. secondo si dimostrò in Sabina di Adriano.
   Vn altra simil medaglia con testa, e titoli notati, rappresenta la Dea Letitia in piedi, che porge con la destra vna corona di fiori, e tiene la sinistra appoggiata ad vn timone di Naue, leggendouisi: LAETITIA. S. C. Li fiori significano allegrezza, solendosi dire, che i Prati ridono, quando sono coperti di fiori. Ma il timone tengo voglia inferire, che l'allegrezza dee esser sempre regolata: cotal simulacro s'è veduto in Aurelio Cesare.
   Della medesima Aquilia Seuera vi è altra medaglia con testa, e parole descritte, e due figure togate nel rouescio, che si porgono le destre, & vn altra ve n'è di Donna, che solleuando ambele braccia, le pone sù le spalle delle due suddette figure, in atto di riconciliarle
   10. insieme, con inscrittione: CONCORDIA AETERNA. S. C. Tal rouescio mi dà a credere, che rappresenti alcuno concordeuole abbracciamento seguito trà Eliogabalo, & Alessandro per opera di essa Aquilia.
Annia

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