318.
Romano, e del mondo tutto, ardì comperare la gloria dell'Imperio all'incanto, accioche la priuata somma sua ambitione possedesse il premio della virtù, col cui mezo l'hauerebbe altri più meritata, e fattone acquisto. Sgomentato pertanto da gli auuisi dell'approssimarsi di Seuero strenuo Capitano, & ornato di più titoli di vittorie, oppresso dal tedio, in cui si vedeua posto dalla sua disauentura, e sospeso in se stesso, aggrauato da' pensieri molestissimi, non altro seppe in fine risoluere, che il ricorrere a'Maghi, & ad Incantatori, ne' quali ogni sua fede ripose; massimamente, che Crispino, inuiato bene all'infretta con esercito ad incontrare l'Inimico, restò nel primo combattere sconfitto, e morto: nè veduto seguire maggior profitto de gl'Incãtesimi di quello, che glie lo recassero i soldati, che anzi per più pena dell'istessa ambitione, che lo deuiò dal diritto sentiero di regolar se stesso, quando fù loro stimolo di vccidere il buon Pertinace, conuennegli il vederli poscia congiunti con Seuero a'suoi danni: onde deluso, e priuo del comperato Imperio, datosi hoggimai in preda al dolore, stanco ne' scarsi partiti, che per allontanarsi diuisaua prendere, circondato dal timore di perdere se stesso: ben conobbe, in fine dal mezo delle sue meritate sciagure, che non hauendolo la Fortuna condotto dirittamente a quella grandezza di stato, non doueua meno permettergliene la perpetuità, e che meglio sarebbe incontrato a lui l'hauer co'suoi tesori menato vita priuata, che l'essersi dital guisa esaltato con vergogna; ma a così fatti suoi vari pensieri troncò il filo il Senato, che hauendo posto Seuero al possesso dell'Imperio, fece a lui tagliare il capo, nel corso di cinquantasei anni, e quattro mesi di sua età, e di due mesi, e cinque giorni di Principato.
319.
Mallia Scantilla
M
Allia Scantilla fù moglie di Didio Giuliano, & essa lo persuase, come Donna ambitiosa, di comperarsi l'Imperio, come seguì. Hebbe dal Senato il nome di Augusta, & anche l'honore, che la sua effigie fosse scolpita nelle medaglie, conlettere: MALLIA SCANTILLA AVG. & vna Donna in piedi, col Pauone appresso, la Patera nella destra mano, e nella sinistra vn hasta, leggendouisi: IVNO REGINA. S. C. volendo forse inferire
5. che come nell'vna medaglia del marito scrissero: RECTOR ORBIS, quasi vn altro Gioue; così attribuissero alla moglie: IVNO REGINA; percioche essendo Gioue tenuto il maggiore de gli altri Dei, fù anche Giunone, di lui moglie, esorella, stimata la maggiore frà le Dee, e detta però Reina. Il Pauone fù vccello consecrato a Giunone, secondo si scrisse in Faustina di M. Aurelio, appresso la quale si rappresentò il simulacro dell'istessa Giunone.
320.
Didia Clara.
F
V Didia Clara figliuola di Giuliano, e di Mallia suddetta, & era bellissima. Comperato, che hebbe il Padre l'Imperio, la honorò il Senato col titolo di Augusta, e fù maritata in Cornelio Repentino Prefetto di Roma. Dopo la morte del Padre, le fù tal titolo annullato, e concedutole il Patrimonio, & il potere con quiete dar, con la Madre, sepoltura a Giuliano, come fece, hauendolo riposto nel sepolcro di vn suo Auolo nella destra
6. della via Labicana. Stà l'effigie di lei in medaglia con lettere: DIDIA CLARA AVG. e nel
7. rouescio è vna Donna in piedi, con lunga palina nella destra, e'l Cornucopia nella sinistra, leggendouisi: HILAR. TEMPOR. S. C. Della Hilarità si è fauellato altroue: ma per costoro fù poco dureuole.