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Marco Aurelio.
MArco Aurelio, che per adottione di Antonino Pio, succedette nell'Imperio, nacque in Roma, & hebbe per Padre Annio Vero, che morì nel carico di Pretore, e per Madre Domitia Caluilla figliuola di Caluisio Tullo due volte Consolo. Da fanciullo attese a varie professioni, e tra esse, alla Pictura: ma sopra tutto si auanzò grandemente nella Filosofia, facendo per tali mezi risplendere fra gli eguali la nobile sua fanciullezza; e suscitando, & infiammando gli animi loro al desiderio di honorate lodi: l'anno ottauo dell'età sua hebbe luogo nel Collegio de'Sacerdoti Salij, e si condusse in esso a'primi gradi, hauendoui riceuuto l'augurio dell' Imperio. Di quindici anni, dopo presa la Toga virile, per volontà dell'Imperadore Adriano, condusse per Moglie la figliuola di Lu cio Ceionio Commodo; & entrato poscia Prefetto delle ferie Latine, grande honore gli seguì di quel Magistrato. Per ordine d'Adriano fù Marco nel suo decimottauo anno, da Antonino Pio, insieme con Lucio Vero, adottato e fatto Questore. Morto l'Imperadore, ricusò Marco la Moglie già presa, e disegnato Consolo da Antonino, che l'honorò col nome di Cesare, fù d'ordine del Senato stampata la medaglia, con testa, senza corona, in età giouanile, e lettere: AVRELIVS CAESAR AVG.
1. PII F. COS. Mostrando di rouescio la Dea Giouentù in piedi coronata di fiori, che sacrifica,
2. e vi si legge: IVVENTAS AVG. S. C. Tale Deità fù da'Greci chiamata Hebe, cioè fiore dell'età, e quando spunta ne'giouani la prima lanugine. Il sembiante era di bellissima giouane, con vesti di vari colori, & inghirlandata di fiori; percioche la giouentù spira da per se, vezzi, odori, allegrezza, & è varia ne'mouimenti, così richiedendo il calore del sangue, che in quella si truoua. In simile età doueua essere dunque Aurelio, quando tal medaglia fù dal Senato decretata.
3. Ma il più particolar segnale dell'adottione, stimo, che si raccolga in quella, che contiene
4. la testa di Antonino coronata di alloro, e titolo: ANTONINVS AVG. PIVS P. P. TR. P. COS. III. con l'effigie di Marco Aurelio nel rouescio in età giouanile, e senza corona, con lettere: AVRELIVS CAESAR AVG. PII F. COS.
5. Volendosi fare apparire la pietà di Aurelio, già fatto Cesare, verso li Dei, fù stãpata la medaglia, cõ testa, e lettere descritte, cõ gli stromenti de'sacrifici; il primo de'quali in ordine, e la Secespite, cioè il coltello lungo di ferro, cõ manico tõdo d'auorio, guernito d'argento, o di oro, vsato da'Flamini, cioè da'Sacerdoti di Gioue, e di Marte, & anche da'Pontefici, e da coloro, che a' tali sacrifici assisteuano, così chiamandolo dal secare, o dal diuidere, ch'egli faceua. Seguita l'Asperforio, il quale staua nell'acqua, in cui fosse per prima spento vn torchio acceso, che hauesse seruito nel sacrificio, e con simile acqua, vsando l'Aspersorio, si toccauano. Vi è il Vaso detto Prefericolo, che si portaua da vno de' Ministri del sacrificio pieno di vino. L'altro, che sembra vn bastone ritorto è il Lituo. Conueniua, che tal bastone fosse senza nodi, e nella superiore parte piegato, e lo adoperauano nel prendere gli Augurij, misurando con esso le parti del Cielo. L'vltimo è il Simpolo, Vaso piccolo, con cui il Sacerdote, prima di spargere il vino sù la testa della Vittima, lo assag-