220.
Prouincia abbonda di grani, e vi sono tali parole: RESTITVTORI AFRICAE. S. C.
49. Stà la Sicilia ginocchioni: eporge, come l'altre, la destra all'Imperadore, mentre stringe varie spiche di grano con la sinistra, e ne porta coronato il capo: chiaro segnale, che ella ne è abbondantissima, e v'e è notato: RESTITVTORI SICILIAE. S. C.
50. De'benefici fatti da Adriano all'Italia restò il segnale nella medaglia col simulacro di Donna, che piegato l'vno de'ginocchi dinanzi all'Imperadore, che vi stà in piedi, gli porge la destra; mentre sostiene con la sinistra il Cornucopia; & egli la sua altresì distende a lei, in atto di solleuarla, conlettere: RESTITVTORI ITALIAE.
Delle quali sopradette memorie più, che Adriano con modesto disprezzo si mostraua alieno, più la vera gloria de'lodeuoli suoifatti conseguiua; e quantunque in Roma, & in vari luoghi del Mondo continuasse di fare nuoue fabriche, e grandi, e che assorbissero intollerabili spese, non perciò vi scrisse il suo nome, fuori, che nel Tempio edificato da lui al Padre Traiano; il quale stimo, che possa essere quello ben grande, e magnifico, che
51. si scorge nella medaglia, con testa, e lettere descritte; raccogliendosi nel rouescio la prospettiua di esso Tempio, e che da dieci bellissime colonne si sostenta vn ben grande, e maesteuole architraue, il quale, così nella parte dinanzi, come ne gli angoli suoi, è ornato di varie statue, dando parimente a vedere, che lo ascendere al piano, la doue le basi delle Colonne stanno poste, si fà per via di molti gradi; sotto de'quali si legge: S. P. Q. R. S. C.
Conuiene, che Adriano aggiungesse all'altre sue grandi attioni, etiandio quella del fabricare vn Circo; del quale, benche non facciano mentione gli Scrittori, si tiene nondimeno il veridico rincontro nella bella medaglia, che già vidi nello Studio del Signore Ludouico Compagni, Vecchio Antiquario, che contenendo dall'vn lato la testa laureata,
52. con lettere: IMP. CAESAR TRAIANVS HADRIANVS AVG. P. M. TR. P. COS. III. P. P. dimostra nell'altro vna Donna sedente, che tiene su'l destro ginocchio vna ruota, e vi soprapone la mano dell'istesso lato, mentre volge il capo per fianco, facendo vista di guatar coloro, che si apprestano di correre, o di fare alcun giuoco, e col sinistro braccio si appoggia a tre mete, che le stanno vicine, leggendouisi: ANN. DCCC. LXXIIII. NAT. VRBIS CIR. CON. S.C. Cioè:
Anno octingentesimo septuagesimo quarto, Natalis Vrbis Circum condidit.
In questa sola medaglia mi souuiene di hauere veduto simile numeratione de gli anni dall'edificatione di Roma; li quali si volle, che cadessero nell'anno quarto dell'Imperio di Adriano, e forse egli ristaurò, ouero aprì alcuna strada, appresso il medesimo Circo per esporlo più a'passaggieri, onde grido, e fama gli ne seguisse; percioche la Donna con la ruota si è veduta in Traiano per simbolo della via Appia rifatta da lui, cõ grãdissima spesa, e ridotta a maggiore ageuolezza, per li viandanti. Il Panuinio pone nel suo disegno della Roma antica il Cerchio suddetto, nel Campo Vaticano, dietro la Mole del medesimo Adriano. Ciò, che fosse Circo, e quello che vi si rappresentaua, si è in più luoghi dimostrato.
Già si disse essere Adriano cupido di fama, e che per varie vie, la si procuraua, con l'vso però della sua modestia, e se ne raccoglie il segnale nelle cose già dette; percioche quantunque egli non riponesse il proprio nome, in così fatti edifici, ciò nondimeno aumentaua di molto la gloria di lui massimamente, che ristaurato anche in Roma il Panteon con altre fabriche principali, già abbattute dal tempo, volle, che vi si vedessero li soli no-