218.
in dono vna bellissima medaglia di Antinoo, non molto grande, ma ottimamente conseruata, con la testa, e'l petto, e che dalla cima della fronte sorger si vede vn fiore, secondo, che per segnale della Deificatione, erano soliti farlo gli Egittij, sopra il capo del Deificato;
42. e vi si legge: ANTINOOΓ HPΩOΣ. cioè
Antinoi Herois.
Rappresenta nel rouescio l'istesso giouninetto, consua lunga, e crespa chioma, che ignudo, se non quanto vn panno, o zendado, la sinistra spalla, e parte del petto gli và coprendo. Questi sopra vn forte, & agile destriere caualca, che in atto sìstà, o di velocemente correre, o di far co'suoi salti, e corbette, di sè leggiadra mostra: e mentre egli la sinistra mano tiene ingombrata delle redini, porta con l'altra, ben diritto, verso la destra spalla, il Caduceo, che non più Antinoo, ma il Dio Mercurio lo fà rassimigliare: nè più lettere vistanno scritte, che 10, e per lo trauerso vn L, che poterono essere contrasegni del monetale, ouero numeri, secondo ne vsauano, come si disse in Traiano, de'tali gli antichi. Direi, che il senso di così fatto rouescio potesse essere quello tenuto da alcuni, che a gli Heroi fosse solito l'attributo del Caduceo: ma quello portato da Antinoo, non si mostra del tutto simigliante all'altro di Mercurio, mancandoui l'ornamento dell'ali; posciache si vede formato d'vn hasta schietta, verso il mezo della quale escono le code congiunte di due Serpenti, che là doue possono vnire la parte de' corpi, rappresentano nel disotto vn cerchio, & inarcandosi poscia amendue, dal mezo in sù, vn semicircolo ci dimostrano, che ne'due fieri capi, l'vn verso l'altro riuolto, resta terminato. Vn simile annodamento di Serpenti si vuole, che i Gerifei popoli della Beotia, facessero portare alla fronte dell'esercito loro, quando che Eumolpo superò gli Ateniesi, e che ciò eseguissero, per dar a vedere, che offeriuano egualmente la pace, e la guerra a coloro, che l'vna, o l'altra hauessero voluta. Ben si disse nella dichiaratione fatta sopra il rouescio del Montone, che forse fù sacrificato Antinoo al Dio Marte da Adriano, per fine di hauerlo propitio in alcuna sua determinata impresa; e quì si raccoglie, che fà vista di mandare il giouane, in quella guisa, sù vn feroce destriere, ad annuntiare, col Caduceo, la pace a coloro, che di obedirlo si disponeuano, e la guerra a gli altri, che contradetto hauessero all'imperio di lui: quasi facesse stima l'Imperadore di hauer promessa da gli Dei, per lo fatto sagrificio, che in suo potere si douesse stare il tutto, e ch'egli non men pacifico, che guerriero, haurebbe il Mondo a sua balia dominato.
Fece Adriano motire varie persone per crudeltà; fra le quali vno fù Seueriano marito della propria sorella, e non per altro, che perche non si potesse vantare di essergli soprauiuuto. Fù Astrologo, e ciò, che di giorno in giorno doueua incontrare, nel corso dell'anno, lasciò scritto: e lo fece specialmente in quello, che egh morì, notando gli accidenti, fino al giorno del termine, ad esso prefisso: la quale diuinatione, essendo da lui, per altre vie procurata, e riuscitagli diletteuole, stimo, che desse cagione al Senato, per adularlo, di stampare la medaglia con testa, e lettere: IMP. CAESAR TRAIANVS HADRIANVS AVG. P.M.
43. TR. P. COS. III. P. P. e che lo dimostra nel rouescio in piedi togato, che solleuando la destra mano, accenna con quella vn'Aquila, che dall'istesso lato gli appare in alto, tenendo egli con la sinistra il bastone chiamato lituo, instrumento dell'Augurato, e vi si legge:
Prouidentia Deorum.
S. C. Simigliante bastone, senza nodi, e piegato nella superiore parte, fù prima vsato da Romolo; il quale nel prender de gli Augurij, misuraua, con esso, le parti del Cielo, e poscia lo adoperò nell'assuntione al Regno di Numa Pompilio colui, che era chiamato Sacerdote Augure, e tanto di veneratione acquistò, col tempo, simil Sacerdotio,