Full text: Angeloni, Francesco: LA HISTORIA AVGVSTA DA Giulio Cesare infino à Costantino il Magno

202.

nonstructural

203.
Adriano.


   CIascuno Autore concorre, che Adriano fosse Cugino di Traiano, e che per opera della moglie di lui Plotina, egli l'adotasse nell'Imperio. Ma ciò si rende più chiaro dalla medaglia di Adriano istesso, con testa, in età giouanile coronata di lauro,
   1. e lettere: IMP. CAES. DIVI TRAIAN. AVG. F. TRAIAN. ADRIAN. OPT. AVG. GFR. cioè Imperatori Caesari, Diui Traiani Augusti Filio, Traiano, Adriano, Optimo, Augusto, Germanico.
   2. & hà nel rouescio Traiano in piedi, togato, che ad Adriano, parimente togato, porge con la destra vn globo significato per lo gouerno del Mondo, con lettere, che seguitano le già dette, cioè: DAC. PARTHICO. P. M. TR. P. COS. P. P. S. C. la quale medaglia rappresenta, per mio credere, la nominata adottione, & anche l'hauerlo Traiano posto a parte dell'Imperio, e concedutogli i titoli vsati da gl' Imperadori, e specialmente da lui medesimo.
   Si tiene, che Adriano nascesse insieme con Paolina sua Sorella, in Adria Città d'Italia, e fossero il Padre Elio Adriano, e la Madre Domitia Paolina di natione Spagnuola. Di dieci anni restò senza Padre, & Vlpio Traiano, e Celio Vatiano furono suoi tutori. Imparò lingua Latina, e Greca. Di quindici anni si applicò nella Patria a gli esercitij Militari: si dilettò di Filosofia, di dipingere di scolpire, e d'altre professioni, e in prosa, e in versi lasciò dell'opere. Di anni dicianoue, richiamatolo a Roma Traiano, lo tenne con sè, come figliuolo, e deputollo fra'Decemuiri a terminare le cose del Popolo. Fatto Tribuno della seconda Legione, si condusse al gouerno della Misia, e con ottima fortuna lo terminò. Per obedire Plotina, prese per moglie Sabina Nepote di Traiano, e la memoria di ciò può tenersi, che per acquistare la beneuolenza di amendue, rappresentasse il
   3. Senato, assunto Adriano all'Imperio, nella medaglia con testa laureata, e lettere: IMP.
   4. CAES. TRAIAN. HADRIANVS AVG. e l'effigie della moglie nel rouescio, con inscrittione: SABINA AVGVSTA ADRIANI AVG. P. P. cioè Patris Patriae.
   Nella prima guerra fatta da Traiano contra i Daci, Adriano vi fù Questore, e nella seconda gouernò la prima Legione, la quale dalla Dea Minerua era protetta; e tanto vi si segnalò, che hebbe in dono da Traiano il diamante già dato a lui da Nerua: la onde maggiore si fece in esso la speranza di douergli succedere nell'Imperio; massimamente: che non lasciaua d'inuestigare sopra ciò il senso de gli Astrologi. Tornato l'Imperadore in Roma, restò Adriano Pretore nella Dacia; di doue trasferitosi in Vngheria, vi acchetò li tumulti, che v'erano suscitati, e l'anno seguente hebbe il Consolato. Indi a non molto, col fauore di Plotina, e di Sura fù adottato da Traiano, e costituito successore nell'Imperio, come si raccoglie dalla medaglia disopra addotta. Hebbe dapoi il secondo Consolato, e giuntogli in Siria l'auuiso dell'adottione, vi fece celebrare, con giuochi, il giorno del suo Natale. Ma non molti mesi passarono, che morto Traiano, si seppe prima in, Roma, per opera di Plotina, l'adottione istessa in persona d'Adriano, che la morte dell Imperadore. Accettato Adriano l'Imperio, fece dal Senato annouerare Traiano fra'Diui; e ricondotte con pompa le ceneri di lui a Roma, e dal Popolo riceuute con segnali di tri-
stezza,

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