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le Naui bruciate, e quei Barbari posti in armi, che per vierargli il modo d'appressarsi loro, haueuano fino i Boschi bruciati; accioche nè le Naui, nè i Ponti potesse di nuouo edificare: ma egli con la sua potenza superato il tutto, rifece i Ponti, e le Naui, e passando in qualunque luogo, gli fù in piacere, li conquistò. Il sourano ardire dimostrato in tale impresa da Traiano, rappresentò, per auuentura, alcuna delle Città a lui diuota entro il medaglione, con testa laureata congiunta a tutto il petto, e lettere: DIVO NERVAE TRAIANO
39. AVG. e lui medesimo a cauallo, che vibrando vn hasta, quasi per segnale di dominio, si spinge oltre d'vn l'onte, alla congiunta pianura; e si vede non da quello distante vn Leone, che condotto per gran sete sotto l'istesso Ponte, stà beuendo; e forse ciò per dinotare, che simile paese abbonda di così fatte fiere. Che in detta medaglia, e nell'altra col Circo Massimo fosse attribuito a Traiano il nome di Diuo, non dee recare marauiglia, perche ciò si stimaua all'hora come douuto a'suoi gran fatti, & in altre medaglie si vede che fù per tal guisa honorato: oltre che gli stessi Barbari della Siria, quando lo videro esporsi con tanta audacia a grauissimi pericoli, & entrare ne'Regni loro, e trasportare per terra le Naui da vn fiume ad vn altro, e fare di simili attioni da persona di gran cuore lo giudicarono non huomo, ma alcuno de gl'Iddij venuto per distruggerl i: simile medaglione mi fù recato con altre medaglie dal Signore Gasparo Altadiani di San Seuerino Beneficiato in S. Pietro di Roma, buono, e leale mio amico, e grato a ciascuno, per la sua naturale amoreuolezza, & affabiliià.
Trasferitosi in Babilonia, tentò di farui vn opera, che auanzasse l'altre ben grandi condotte da lui a glorioso fine; peroche aperti i Letti delli fiumi Tigre, & Eufrate, fece di amendue vna profonda Valle, per la quale l'acqua dell'vno, potesse entrare nell'alueo del l'altro, e vi fabricò vn Ponte, con habitationi, giardini, & altre commodità; le quali furono poscia vsate da'paesani, chiamando cotal luogo Traianica Babilonia. Ridusse alla sua obedienza Atabilo Rè, che dimoraua, co'Popoli a lui soggetti, in vna grande Isola del Tigre; & entrato con l'armata nel Mare, con fine di passare nell'India, questo gli fù da molte, e grandi difficoltà impedito: intantoche hebbe cagione d'inuidiare Alessandro, che tal viaggio felicemente proseguì. Di colà Traiano mandò a Roma Ambasciadori con molte ricchezze per serbare nell'erario, e co'nomi delle Prouincie, dell'lsole, delle Nationi, e de'Popoli da lui vinti. La quale cosa fù di grande allegrezza in Roma, & all' Imperadore cagione di lodi, d'vn Arco eretto nel foro, e d'altre eterne memorie del suo singolare valore: secondo seguì della medaglia, che olrre la testa con solite lettere, hà nel
40. rouescio il simulacro dell'Arabia, con vestimenta lunghe, coronata di spiche, o d'alcuna delle cose odorifere, che colà produce abbondantemente la Natura: hà nella destra vn ramoscello, che forse dell'istesse herbe può credersi, che sia; e con la sinistra sostiene cosa più simile ad vna piramide, che ad vn parazonio, vedendosi a'suoi piedi, vn Dromedario, o Camelo; de'quali il paese abbonda, e vi si legge: S. P. Q. R. OPTIMO PRINCIPI, e di sotto: ARAB. ADQ. cioè:
Arabia Adquisita.
S. C.
E perche l'Armenia, e la Mesopotamia erano comprese nella nota inuiata da Traiano al Senato de'Regni da lui vinti, anche per cotal memoria, vi è la medaglia con testa, e
41. lettere descritte, che hà nel rouescio Traiano istesso armato; il quale appoggiando la destra ad vn hasta, sostiene con la sinistra il parazonio; dal cui lato ricade il paludamento. A'piedi di lui stanno sedenti tre figure; l'vna, che è nel destro lato, si tiene abbracciata