22.
23.
Alla Maestà Cristianissima
DI D. ANNA D'AVSTRIA REINA DI FRANCIA.
DEL MEDESIMO.
M
Entre, ò grand'
Anna,
con Augusti vanti
Siedi nel Trono altter de' Franchi Regi,
Immortalmente di tue glorie a i pregi
Le ripe de la Sena odo sonanti.
Trà famosi d' amore eccelsi canti
Artemisia non più Mausolo pregi;
O trà illustri d'honor titoli egregi
Di Mitridate Ipsicratea si vanti.
Bella non men, che saggia; a' rai del ciglio,
Fai di gioia per te l'aria serena;
E cede al senno tuo vinto il periglio.
Di gratie, e di virtù la Gallia è amena:
Sembri a Parigi di beltade il Giglio;
E co'l senno sei Pallade a la Sena.
24.
Alla medesima Cristianissima Maestà del Rè
Per lo felicissimo Natale del
DELFINO.
DEL SIGNOR ANGELITA SCARAMVCCIA.
P
Orti pur' altri al gran Natal de' Regi
Di Tiro, e di Sabea porpore, e odori;
E de l'Indo, e del Gange, e gemme, ed ori,
E di barbara man ricami, e fregi.
Al tuo nato DELFIN Campioni egregi
Inalzano trofei, s'ornan d'allori,
O gran LVIGI; e frà guerrieri ardori
Di mille Heroi gl'offron le spoglie, e i pregi.
Manda selue d'insegne il freddo Reno;
Di tonanti dispersi alti nauigli
Manda ricchi stendardi il mar Tirreno.
Tali han di te augusti auspici i Figli:
In tal di sangue hostil molle terreno
Soglion di Gallia rinouarsi i Gigli.