152.
memoria si stampauano simili medaglie.
Il Marte Gradiuo con S. C. che si vede impresso nella medaglia
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· Census ID10066596: »Sestertius of Tiberius (Shield / SC, RIC 63) (owner: Angeloni)«
di Tito, fù decretato, per mio parere, volendo mostrare, ch'egli così nella speditione della Giudea, come ne gli altri carichi di guerra esercitati da lui, non tralasciò in conto alcuno la vigilanza, e l'altre parti, che conuengono al Capitano, per condurre l'imprese a felice fine; percioche si vede il Marte Gradiuo in atto di caminare, di lanciare, di portare Trofei, & in fine tutto pronto all'operare, & al riceuere le opportunità, quantunque improuise, di ben fare i suoi fatti. Il che, quanto confacesse a Tito, leggansi i progressi diffusi della vita sua militare, che espressamente vi si comprenderà; ma sopra di simile Marte si è fauellato altroue.
Furono rappresentate entro vna medaglia di Tito trè Insegne militari fitte co'calci in terra, con le sole lettere: S. C. Si vede in quella di mezo l'Aquila; e forse ciò auuenne per serbare la memoria delle Legioni a lui già commesse, e dalle quali veniua particolarmente amato; ouero per mostrare la Fede serbatali da gli eserciti, Ma delle simili Insegne si sono vedute in Galba.
Non perdonò Tito giamai a fatica, nè a se stesso: che anzi il primo si espose molte fiate valorosamente, di persona, a pericoli, correndo sopra i nimici, o precedendo l'esercito ne gli assalti de'luoghi. La onde, per serbare eterna la memoria dell'ardire suo, e de'pericoli
6. corsi, vi è l'altro rouescio
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· Census ID10068506: »Sestertius of Vespasian (Titus / Titus riding, RIC 429) (owner: Angeloni)«
con lui medesimo a cauallo, che armato, vibrando l'hasta, si spinge sopra l'Inimico, e vi sono le sole lettere: S. C.
Il rouescio
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· Census ID10067923: »As of Vespasian / Aequitas (RIC 720) (owner: Angeloni)«
con la figura dell'Equità, che stando in piedi, sostiene la bilancia, & appoggia la sinistra ad vn hasta con lettere: AEQVITAS AVGVST. S. C. gli fù conueneuolissima; percioche trattò sempre il Popolo con piaceuolezza, e con humanità, nè tolse giamai cosa alcuna a veruno: anzi fù in tutte le sue attioni giusto, clemente, liberale, e piaceuole. Ma il simulacro di simile virtù si è parimente veduto in Vitellio, e si vedrà in Pertinace, & in altri, contra quello, che ne scrisse il Coul nel suo discorso della Religione antica Romana, cioè, che l'vsanza di fare le bilancie al simulacro dell'Equità, non passaua le medaglie di Claudio, e di Nerone.
Hebbe comuni, col Padre Vespasiano, i rouesci
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· Census ID10068460: »As of Vespasian (Titus / Victory, RIC 485) (owner: Angeloni)«
delle Vittorie di Terra, e di Mare; poiche gouernando con esso l'Imperio, gli furono participati dal Senato gli honori, che si
7. attribuiuano al Padre.
Ma però due simulacri
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· Census ID10068460: »As of Vespasian (Titus / Victory, RIC 485) (owner: Angeloni)«
di esse, che non sono tali in Vespasiano,
8. si raccolgono in questo luogo; e la Vittoria senza ale, con la palma, e la Corona d'alloro si tiene fosse fatta tale da Tito con proponimento, che non hauendo, con che volare, non douesse mai partire da lui.
La Deità sedente della Concordia posta in Vespasiano, si vede nelle medaglie
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di Tito; ma a questo più particolarmente pare, che fosse conueneuole; poiche auuisato il Padre, che l'altro figliuolo Domitiano daua di sè mal nome in Roma, si studiò Tito di persuaderlo a non alterarsene, per semplici relationi di Calunniatori, e di serbarsi sincero, e placabile al proprio figliuolo; concludendo, che nè anche tra essi fratelli sarebbe stata giamai buona concordia, mentre egli, che era Padre, non ne daua loro esempio. La Concordia nel publico, e nel priuato, fù sempre produttrice di molti beni, poiche dall'vnione de gli animi in vna sola volontà questi germogliano, e s'auanzano in prò di ciascheduno, Tito, che era di ottimo volere, procuraua, che la Concordia fosse specialmente