PARTE SECONDA. 12
potè Leone X. essere à tempo di vederlo eret-
to; ne tampoco Adriano VI. di lui Successo-
re; morendo l'vno, e mancando presto l'altro di
vita; e succedendo ad ambi Clemente VII.
egregiamente tirò auanti l'impresa, con pari
emulationi del Cugino Pontefice. Vennesi dun-
que alla erettione della nobilissima incrostatu
ra, gia all'ordine; ma non senza gran maraui-
glia, e prodigioso fatto dal la terra, e dal Cielo:
poiche atterrandosi l'antico muro fabricatoui
da Recanatesi, fu la S. Casa ben fasciata, e re-
cinta, tenuta librata, e sospesa, sin'tanto; che di
lotto, e d'intorno furono per largo giro cauati i
fondamenti à ragione di canne 806. con'spesa
di 3000. scudi. Ma qui in tanto, chi potrà non
ammirare; la nuoua impresa, o miracolo; come
per tanto tempo restò cosi sospesa, e pendola
da ordigni, la S. Casa; peso di tanta mole, e
tanta machina? poiche doue mai sorze humane,
senza aiuto delli Angeli, poteiono tanto ope-
rare, di tener sublime, e pendente si gran'Mas-
sa di pietre, e Vasto Corpo di materia si graue;
a paragone di cui, penne furono, e piume l'alte
guglie di Roma; benche dall'Egitto portate, &
erette con tanto stupore del volgo, dalli Anti-
chi, o moderni. Ma di questa opera stupiscono
gl'huomini, e quasi gli Angeli stessi. Dunque
alsata la mole, e stabilita la Base de fondamenti,
vi situarono sopra la S. Casa, e l'ornamento de
Marmi. L'erettione fù data à cottimo à Rai-
niero Morelli, Clemente Lorino, e Riccio Co¬
ronelli, à scudi 125. la facciata delle 4. pare
ti. Dunque il Morelli, ò pur' detto il Nerucci,
douendo aprire, secondo il disegno, le tre por-
te, e serrar l'vnica, che vi era nella S. Casa;
nell'
La S. Casa
si tiene so-
spesa in au
te.
Rrertione
de Marmi.