Full text: Gatti, Giacomo: Descrizione delle più rare cose di Bologna, e suoi subborghi in pitture, scolture ed architetture delle chiese, luoghi pubblici, palazzi, e case

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Nel sito interno, sonovi un S. Domenice 
che si dice del Guercino, una S. Famiglia del 
Mastelletta, ed un S. Gio. Battista col Agnello 
creduto di Simone da Pesaro. 
Dalla Sagrestla passando al Claustro cinto 
di ferriate, che ha servito per orto botanico, 
questo è di buona architettura di M. Bartolomeo 
de Limito, ha le colonne tutte d’un pezzo di 
marmo d’Istria con capitelli ben intagliati, e 
pezzi incastrati di verde antico, ed il fregio è 
di Mastro antico. V’ha una Prospettiva delli 
Colonna, e Mitelli, che ne fecero altre due ne- 
gli altri due Claustri di architettura contempo- 
ranea, e più l’ornato alla statua marmorea del 
Salvatore fatta da Gabrielle Brunelli, che è nel 
Claustro in cui s’ entra per la porta dell' ex 
Monastero. 
Dirimpetto al Sagrato s’ entra nella strada, 
a destra di cui v’ è l'autica Parrocchiale Chie- 
sa di 
S. Marino 
Di cui si ha memoria fino del 1250. e fine 
del 1464. era gius padronato de’ Parrocchiani. 
L’ornato alla porta è di Petronio Fancelli, co- 
me pure il dipinto della Chiesa, e Capella, e le 
figure di Pietro di lui Figlio. A canto ad essa 
nel già 
Palazze Locatelli, oggi Mattioli. 
Fra gli altri freschi in tutti i Soffitti delle 
Stanze, de primi frescanti de' tempi del Colon- 
na prevale quello del medesimo nella Sala, ove 
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vari
	        
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