Full text: Volume (Tomo Terzo)

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to dai Pisani. Certa cosa è che nel rimi¬ 
rarla una miglior bontà ravviso nel mis¬ 
chiare il chiaroscuro, nel delinear le teste, 
e nel segnar le pieghe delle vesti-, di che 
son prive altre opere sue, e dico che si 
questa che quella molto simile di S. M. No¬ 
vella di Firenze derogano in meglio dal 
far di questo vecchio Maestro, e si posso¬ 
no entrambe dichiarare per i maggiori sfor¬ 
zi del suo sapere . Siami permesso notar 
qui di passaggio quella solita maniera dis¬ 
cendente dalla più antica da noi denomi¬ 
nata Greco-Pisana, e l'uso praticato da 
Giunta di distender la tela incollata sul 
piano dell'asse, e sulla cornice del qua¬ 
dro, ove alcune piccole figure in certi 
ovati mostrano il vantaggio della minuta 
caratteristica. 
Proseguendo le nostre osservazioni 
non ci fermeremo ad esaminare il quadro 
dell'Altar che segue , ove l'inferior nell' 
arte dei Nasini Senesi dipinse S. Liborio 
Vescovo, e S. Ranieri ; e dove nel traforo 
della tela è posta una delle antiche Croci 
più volte ricordate nell' antecedente volu- 
me. Nemmeno ci occuperà l'altro quadro, 
uno dei primi lavori di Aurelio Lomi tol¬ 
tane la superiore aggiunta d’infelice pen- 
nello. Ma lasciando la Crociata fermere¬ 
mo lo sguardo intento sulla bell' opera che
	        
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