Full text: Volume (Tomo Terzo)

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Pisas edificavit, vivensq. sine maculis mor 
tuus est men. Octob. 1328. Pis. Ma il Clau¬ 
stro fu onninamente abolito senza il mini¬ 
mo costrutto di quei marmi, allorchè nell 
anno sud. 1785. si cominciò ad erigere la nuo¬ 
va fabbrica per un Convitto Ecclesiastico, ed 
un Seminario, al qual uso è tuttavia desti- 
nata. Discendendo quattro scalini se ne 
trova l’ingresso; e si ravvisa in lei un esem¬ 
plare di molte fabbriche fatte in Pisa ed 
altrove in quella stagione con molto dis- 
pendio, ma con niun vantaggio all' ar- 
te, ed all' ornamento della Città. No- 
bile altresi , e non men vantaggioso all' 
arte che a Pisa avremmo veduto innalza¬ 
re un conveniente palazzo per l’ indicato 
servigio in quel sito dov’ era il vecchio Se 
minario, or semplice casa privata, se ve¬ 
niva concessa l'esecuzione di tale idea 
Il prefato Convento fu ben accetto ai Pi¬ 
sani, e per se stesso ragguardevole tenne 
un posto distinto fragli altri. Comprova una 
tale asserzione il P. Taioli, ove fa la serie 
di molti Nobili Pisani, che in esso l'abi¬ 
to ricevettero. Nella Cronaca citata di 
F. Domenico da Peccioli sono in varj tem¬ 
pi ricordati i Frati Filippo, Leonardo 
Gerardo, Stefano, Jacopo, Ranieri, e Ales- 
sandro della Spina, a cui attribuisce il me¬ 
rito dell' invenzione utilissima degli oc¬
	        
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