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L'erudita sua lettera, che favori di
scrivermi da Roma in data del di 3. Giu-
gno dell' anno corrente confermando quan-
to ho detto, per maggior lustro della Cit-
tà nostra, e del mio libro ancora mi son
fatto un pregio di qui inserirla, e godo che
tutto serva a dimostrare, che il nostro pa-
trio suolo sali in tanta rinomanza, e tanto
fiori per gloriose imprese, ed Arti belle,
Che per mare, e per terra battè l'ali (1);
e Dio voglia
Perch a si alto volo il Ciel sortillo,
Che sua chiara virtute il riconduca
Ond altrui cieca rabbia dipartillo (2).
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Tomo I.
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(1) Dante Inf. cant. XXVI.
(2) Petr. Trionf, della fama C. T.
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