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iscrizione è riportata dal P. Mattei nella sua
Storia Piſana. Nel tabernacolo si conserva
l'immagine di un Crocifisso scolpito in le¬
gno, sotto la quale volle esser sepolto il
detto Arciveſcovo. E' tradizione, ché que
ſto Crocifisso fesse fatto quivi trasportare
l'an 1678 dall Operajo Venerosi, e che sta-
va anticamente sull' antico pulpito del Coro,
di cui mi converrà a suo luogo parlare,
quando ci predicò S. Tommaso d'Aquino,
& allora da Buffalmacco Pittore fu dipinto il
suo Ritratto in Campo Santo, come referisce
Paolo TroncP. (i)
Per l'Epoca del prelodato provvedimen-
to, che contribui al lustro di questo Tem-
pio è dover ch’ io noti, che le prime fu ro-
no a far di se bella mostra le quattro gran
Tele, che vestono i primi quattro scompar-
timenti di questa Crociata.
LXXII. Fra queste è da annoverarsi la
Circoncisione del Nazzareno, che per ordi¬
ne ci si presenta.
LXXIII. La contigua parimente che di¬
mostra l'adorazione de Rè Magi. Ambedue
sono attribuire ad Aurelio Lomi, ma son con-
dotte con tal diversità di stile, che appe-
na si ravvisa in loro l'istesso pennello. L
Adorazione è certamente di sua mano della
prima maniera, e lo dedussi da sicuro fon-
(1) An. Pis. p. 310. an. 1322.