ch' è tutto di marmo, condotto al di fuori
di fiorami, e aribeschi con intersiature di
diaspri, ed altre pietre di varj colori, ma
sul nuovo Altar maggiore, che per la ric-
ca materia con nobiltà si presenta. Il ver¬
de antico, il lapisl zzuli, e il broccatello
di Spagna lo compongono, e facilmente ne
adombrano il gusto. I corniciami, e varj
altri membri furono propriamente immagi¬
nati di dorati bronzi. Veſtono la parte di
dietro incrostature di bei marmi, persichi¬
no, giallo di Siena, Polsevera, bard glio, e
brecce di Seravezza. Egli fù cretto nell'
Anno 1774. a ſpese del defonto Arcives-
covo De Conti Guidi, come spiega l’iscri-
zione posta nel pilaſtro, e fu sostituito all'
antico lavorato in noce, di cui fanno men-
zione varj scrittori, frà quali il Vasari per la
sua particolar fattura nell' intaglio, e il
Cav. Adamo Chiusole (1) per le tre statue
di bronzo, una di Cristo, e due di Angioli con
candelabri in mano, opere del celebre Gio:
Bologna, come si raccoglie da alcuni ma-
noscritti di quel tempo, dai libri dell' Ar¬
chivio Capitolare, (2) e dagli scritti del Bal¬
dinucci. (3)
(1) Itiner. in Vicenza 1782.
(2) Vedi alcune ricevute spettanti i due Angioli di
Gio: Bologna del di 16. G.ugno 1608. nel codice let. L.
(3) Il Baldinucci cosi lasciò scritto,, Abbiamo al-
tresi