appunto, e terminato da altra mano, alla
quale ascriverei la figura del S. Francesco
ben condotta nella testa, nelle mani, e nei
piedi, ma priva di agilità non sempre os¬
servata da quei primi maestri, e che non
mi dà contezza della sua posizione, quan¬
tunque le regole della Prospettiva general-
mente trionfino. Giorgio Vasari scolare del
medesimo Andrea ne somministra l’ istoria
nella vita del Sogliani in questi termini (1):
E perchè egli (cioè il Sogliano) si era a¬
cquistata molta grazia fra Pisani, gli fù do¬
po la morte di -Andrea del Sarto dato a fi¬
nire una Tavola, per la Compagnia di S.
Francesco di Pisa, che il detto Andrea lasciò
abbozzata. Soppressa questa Chiesa nell' An¬
no 1785. il pittorico lavoro fu assegnato dal
Real Sovrano PIETrO LEoPoLDo ad aggiun-
ger decoro a questo celebratissimo Tempio.
Per tanto è stato destinato dal presente Ret-
tor dell' Opera ad ornar questo sito, o so-
lo provvisionalmente, o unito ad altro Qua-
dro di buon maestro.
XXVI. Sopra la porta della Sagrestia si
vede il Mausoleo dell’ Arcivescovo di Pisa
Pietro Ricci Aretino, il di cui marmoreo
simulacro è giacente sull' urna. L’ inscri-
zione denota, che nell' Anno 1713. fù tra-
(1) P. III. pag. 197.