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« Hos parere jubent Alphew ab origine Pisæ
Assicura Polibio , che giunse a difesa dei Pisani , contro le irru¬
« Urbs Etrusca solo »
zioni dei Barbari Cajo Attilio Regolo con la Consolare sua armata
E più oltre Bochart, e Banier; come tra i moderni per tale la
l’ anno 529 circa . Nella seconda guerra Punica Pisa fù presidiata
riconoscano Monsignore Guarnacci , il Biondo , ed il Sigonio : e fi¬
da questi suoi amici guerrieri. Nel 569 si diparti da Pisa il Console
nalmente Winckelmann nelle sue memorie ant. ined. il Conte d
Sempronio in unione cogli stessi Pisani , avendo formato un’ esercito
Cailus nella sua opera Recueil d’antiquit : ed il Sismondi come E
valoroso , portando le armi loro contro i Liguri Apuani, che con
trusca Pisa nella sua floridezza l’ encomiano.
buon resultato gli costrinsero a confinarsi al di là della Magra (5);
Che Pisa fosse Greco-Etrusca : Vedasi Plinio nel suo Lib. III. che
e che di poi nel 574 dai Romani furono completamente vinti , e di¬
la costituisce di Greca origine ; lo conferma Catone, mentre Solino,
spersi : Del qual felice successo dai Pisani furono date a Roma di¬
e Strabone lo accertano ancora .
mostranze non equivoche di gratitudine , come afferma Strabone.
Abbiamo inoltre l’accordo di molti altri scrittori che Pelope, inclito
Scrive T. Livio che Pisa fu Colnia Romana , e la più conside¬
Rè di Grecia, con uno stuolo di guerrieri Palasgi, Alfei, Arcadi, e Pisei.
rabile dopo la Capitale , e che da Augusto fu chiamata Julia obse
approdato alle spiagge Tirrene , e piacendogli l’ ameniià del nostro
quens ; che da Adriano , e da Antonino fù favorita ; ai tempi loro
suolo ivi erigesse una forte Città , volendo che come in Grecia una
con fasto si ornò di Templi, di Teatri , Archi Trionfali , Statue ,
nuova Pisa in Etruria vi fosse ; e secondo tutte le autorità si com¬
e simili monumenti , talchè quest’ epoca certamente può citarsi nei
prova che venisse edificata XVI. secoli prima di N. S G. C.
nostri annali per il secolo aureo , cioè come pervenuto questo suolo
Sicchè da tutte queste accumulate nozioni , resulta indubitatamen
all’ apice del suo maggior lustro , e sebbene or sia tutto questo ri
te la sua antichità , contando l’ originaria sua grandezza , ereditarie
masto distrutto , le più onorate memorie ne vegliano nei due pre
del nome di un potente eroe di Grecia, dopo il diluvio IX. secoli
ziosi Cenotafj Pisani , che uno è del 756 e l’ altro dell’ anno suc¬
circa , e prima dell’ incendio di Troja 400 anni.
cessívo , che nel nostro Campo Santo ancora di presente si custo
Fin qui non si è potuto ancora desumere in qual modo si gover¬
discono (6).
nasse il Popolo Pisano dopo il Rè Pelope, e consultati a tal’ uopo
Che Pisa ebbe il suo Porto , denominato Labrone , Strabone lo
più , e molti autori, il Mastiani, Tronci, Marangone , Matteo Pal¬
afferma (7)
mieri, Guidone de Corvaria, le Croniche Ilaliche del Pieri, il Bot
Mancati i Cesari, Pisa divenne Repubblica , e sebbene l’Italia
ta ec. niuna contezza si è mai ottenuta che soddisfi al nostro
fosse danneggiata dai Goti , e gemesse sotto il grave peso dei Lon¬
scopo (2).
gobardi, quantunque fosse Attila temuto come Flagellum Dei , pure
Sappiamo altresi , che quindi , secondo il detto del precitato Stra
Pisà non langui , e si sostenne in questa Italica disavventura.
bone nuovo , e grandioso accrescimento ottenne la nostra Città , da
I Pisani nel medio evo , cioè soito Carlo Magno, ebbero luogo di
Nestore rè di Pilo , reducé al patrio suolo dall’ incendio Trojano
segnalarsi, portando le loro armi vittoriose nel 820 in Affrica ; ot¬
Abbiamo per certo che i Pisaui , allora potenti , soccorsero Enea
tennero essi privilegj immensi da Lodovico I. figlio di Carlo.
scampato dalle ceneri allora fumanti per tanto eccidio della stessa
Infinite sarebbero a descriversi le vittorie riportate dalle armi Pi¬
Città di Troja , con poco avanzo dei suoi, donandogli mille scelti
sane , che assai potenti esser dovevano in allora, mentre Luitpran¬
guerrieri dei quali fù Asila il Duce (3) . Ed inconcusso ciò rende
do all’ ann. 925 appella Pisa « Tusciæ Provinciœ caput », ma op
la testimonianza dell' epico Mantovano Poeta
ponendovisi a farlo la brevità propostaci, pure qualche fatto
« Tertius ille hominum Diounique interpres Asylas »
dei più interessanti accennerò : — Nel 1004 la presa di Reggio di
« Cui pecudum fibræ
Calabria ; nel 1006 , e 101y i fatti di Sardegna, e la presa di
Giusta la traduzione del Beverini.
tutta l’Isola; al 1030 la conquista di Cartagine (8) nel 1034
« Mille lance da Pisa egli traeva
nuovo trionfo sulla Sardegna , (9) e quindi la signoria su di Li¬
» In sembianza a vedersi orride , e belle . . .:
pari; della Corsica (1o), e dell Elba; nel 1063 la loro vittoria in
Non solo i Pisani in allora godevano di un potere guerriero , ma
Palermo ; non è facile descriversi quanto le loro armi furono temute
espertissimi commerciapti si reputavano ovunque , (come nelle di¬
a Rodi , Corfù, Zante , Cefalonia , Utica , Tripoli, Sidone di So-
verse Storie Venete si riscontra) , e per viepiu potersene accertare
ria , e ad Alessandria d’Egitto ; ne è da passarsi sotto silenzio ; che
basti conoscere l’ opera sul commercio tra i Veneziani , Genovesi,
nel 1099 concorsero anch’ essi alla grande impresa di Terra Santa,
e Pisani del Chiarissimo Patrio postro scritiore Aov. Fanucci, che
descritta da Torquato Tasso nel suo eroico poema (11). Nel 1110
essendo basata sul certo, ritrovandosi tutta documentata , sia detto
l'espugnazione di Bona ; nel 1115 la conquista delle Isole Baleari ;
a di lui gloria , non può essere in modo alcuno eccezionabile (4)
e nei 1135 fino al 114o la viva guerra contro Ruggero rè di Sicilia,
Quando Pisa era adulta Roma nasceva; ma in progresso di tempe
in cui vinsero molte Ciltà, con Napoli, ed Amalfi ; ove acquista
resa potente questa gran Capitale , Pisa gli divenne Colonia , e per
rono in dono le Pandette, famoso Codice di Leggi Romane ; Ed in
avvalorare questa notizia, basti conoscere le Decadi del principe
fine si rammenti la nuova partenza per l' Oriente delle onuste Flotte,
degli Storici T. Livio.
dietro 1' invito fatto da Clemente III. in Pisana Majori Ecclesia,