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attorno alla sorprendente eurva dell’arno , venendo repetula dalle
feriti ascetici scrittori . Che già i Pisani fossero i primi a riconosce
acque cristalline del Fiume (37)
re i frutti soavi del Cristianesimno è certo , poichè , S. Pietro ve
Nei tempi a noi più moderni, unitamente a queste due feste, te-
nendo d’Antiochia, ed approdando al lido del Mare in prossimità
neva luogo un’ altra triennale ricorrenza (già da molti anni andata
delle mura di Pisa, eresse colà la prima Chiesa , tuttora in essere,
in disuso ) denominata il Capitolo , consistente nella riunione in
denominata S. Piero al Grado , che consacrò solennemente il Pon
Pisa di tutte le Persone illustri per nascita , insignite dell' Ordine
tefice S. Clemente negli anni di C. XLIV. o XLV. (28). In Pis¬
Equestre di S. Stefano P. e M. , non solo dello Stato, quanto del
vennero alla cristianita la Regina, moglie di Nazaradeolo , Rè delle
l’Estero, che ad un consiglio generale si radunavano , per cui suc
Isole Baleari, con un suo figlio di tenera età , ivi ricevendo le ac
cedevano varie funzioni ; nelle quali circostanze , essendo state que¬
que Battesimali , di che ne fa testimonianza l’ epitaffio scolpito in
ste alternativamente combinate , al volgere di ogni anno ritrovavasi
marmo nella facciata della nostra Metropolitana . Pisa si vanta avere
dato origine a diversi Pontefici, fra i quali a Eugenio III. di Monte
in Pisa un concorso di popolo assai significante , per cui questa Città
restava cosi sempre provveduta di risorse.
magno, creato nel 1145. che governò la Chiesa an. VIII. e mesi 4
Ma tanta grandezza, e siffatte conquiste a nulla giovarono, e meglio
e che fece professione in questa sorpressa Chiesa di S. Zenone
(posta presso l’ antica Via degli Orafi ) già Abbazia dei Camaldole
per i Pisani stato sarebbe se , seguendo l’ esempio dei Romani loro
alleati , avessero prima custodito con maggior cura i proprj casolari,
si (29). Qui ebbe luogo un Concilio. Tra i fasti religiosi di questa
Città può narrarsi aver seduto in Cattedra di questa Chiesa di S.
distruggendo le forze dei nemici i più prossimi; cosi forse tanto per
Caterina S. Tommaso d’ Aquino , la di cui Cattedra conservasi in
tempo segnata non sarebbesi l’ assoluta perdita d’ogni loro potere
detta Prioria, qual preziosa Reliquia.
In segnito vennero i Fiorentini sotto il Mediceo dominio , e con
Nè il solo Campo Santo attesta la magnificenza, ed il buon gu¬
essi pure i Pisam restarono incorporati ; e faustamente sotto Cosi
sto per le arti della Città nostra; ma parlano bastantemente da
mo, e Ferdinando I di lui figlio potè ristorarsi la nostra Città ,
per se stesse di se le altre insigni fabbriche della Primaziale ; e
cooperando questi due Princípi ai di lei vantaggi, mentre di tanto
solo dirè
sebbene io mi sia proposto di non trattare di queste
d’uopo avea ; E tra le tante opere di magnificenza loro , merita
per non lasciare cosa da desiderarsi) quando venne eretto il
certamente aunoverarsi l’ erezione maestosa degli acquedotti , che
Duomo tanto ammirabile (30). Secondo l’ accordo di più scritto¬
dalle sorgenti del monte di Asciano conducono in Pisa, per il trat¬
ri, fu data incipienza alla principale sua costruzione nel 1063 del
to di circa 4 miglia le acque potabili, come pure l’aver dato incana¬
l’era volgare, e circa al 110o conta il suo termine (31). L'Architetto
lamento alle acque stagnanti nei dintorni della Città stessa .
fu Buschetto , che alcuni lo vogliaño di Greca origine, ed altri Pi
Uniformandomi al Morrona riporterò qui per sunto alcune notizie
sano. Questo maestoso Edifizio venne inalzato sulla vetustissim:
potute raccogliere da un Codice membranaceo scritto da Ranieri
Sardo Pisano nel 1422 (38).
Chiesa di S. Reparata , già stata costruita nel secolo IV. sopra i
fondamenti del Palazzo , o Terme di Adriano Imperatore .
Dice che Pisa è miglia 3 di circonferenza , ed è distante 5 miglia
Nall’ altro dirò su questo soggetto , nè intorno al Batistero , Cam
dalla Marína ; Che è bagnata dalle acque del fiume Arno , atto alla
po Santo , e Campanile , rimandando il Lettore alla lodevolissima
navigazione ; Che sopra di esso vi sono tre ponti ; e che deve cre¬
opera , ciò riguardante, recentemente pubblicata, dell’ abile artista
dersene mancato di poco tempo un quarto detto di S. Maria di ponte
Sig. Ranieri Grassi, condotta dietro le misurazioni dei Brittannici SS.
nuovo., siccome lo nomina Goro di Stagio Dati . Che in IV. quar¬
Cresy, e Taylor (32) (33) con la quale resta ancora certamente sissata
tieri viene suddivisa la Città, con molte Chiese, Monasteri, ed
la massima che la pendenza di questo, Campanile fu ad arte equili
Ospedali ; che nel quartiere di mezzo cita la Piazza del grano in
brata , e non come erroncamente fin qui era stato fatto credere
guisa di Castello murato con fortezza , e due torri . Accenua il Pa¬
prodotta nei primi tempi della sua costruzione , per causa di av
lazzo del Potestà nel quartiere di Kinseca , (39). Una loggia pel
vallamento di suolo, essendo il nostro terreno d’ indole limaccioso
raduno dci mercanti , e due Porte una di S. Marco, con magnifica
attesa la prossimità della marina. Ancora in questa ingegnosa clas¬
Rocca forte della quale non abbiamo più vestigio alcuno , e l’al¬
se di belle arti si è fiorito d’ uomini grandi , Giunta, Giovanni
tra di Legazia con fortezza grande , e rivellini. Dalla parte boreale
Niccola Pisano , e molti altri ; e segnatamente questi due ultimi fu¬
cita la Porta Parlascio che conduce a Lucca . Denota una Cittadella
rono generici , cioè pittori , scultori , e architetti (34).
posta a ponente con IV. fortezze alla sponda dell’ Arno , ed una
Fanno finalmente egual prova della grandiosità dei Pisani, il lusso,
opposta a queste con alta Torre chiamata la Guelfa, rammentando
e lo sfarzo delle feste Patrie , che dai medesimi si sono eseguite , e
l’ altra di S. Agnese a breve distanza , nominandovi ancora una
che in parte si eseguiscono ancora : ne facciano ampla testimonianza
Chiesa. Fra le altre notizie dice il precitato Storico, che Pisa al
la sinta guerra del giuoco del Ponte., (35) e la celebre triennale il
lora dalla Repubblicana Torre della Verga d’Oro si distendeva al
luminazione che si va facendo, tuttora per la Città, in onore del
Falcone lungo l’Arno posto a levante , e che la sua sigura era quas
nostro S. Ranieri la notte del 16. Ginguo precedente il 17. (36) giorno
che parallelogramma, che i suoi subborghi si estendevano tino al
destinato a detta Festa: Questa illuminazione forma una magica vista
fiume Serchio, ed alle falde del monte Pisano (40) sin verso Agnano