Full text: Malvasia, Carlo Cesare: Le Pitture Di Bologna Che nella pretesa, e rimostrata sin' ora da altri maggiore antichità, e impareggiabile eccellenza nella Pittura, con manifesta evidenza di fatto, rendono il Passeggiere Disingannato, ed Istrutto

ad Annibule Carracci Rolognesi, de' quali 
il primo era cugino degli altri due, ch- 
erano Fratelli carnali, e come che quegli 
resse maggiore di età, fu anche il primo, 
be si diede alla professione della Pittura 
e da lui riceverono gli altri due e primi 
ammaestramenti dell' arte; e perchè tuttè 
tre erano felicemente dotati di quel do- 
no di naturale abilità, che tanto a quest 
arte assai difficile si richiede, ben presto si 
avvidero, che conveniva riparare al ca¬ 
dente stato di essa per la corruzione so- 
praddetta, &c. 
Lo stesso scrisse anche il Baglione¬ 
quando paragonando i Carracci alla Fe- 
mice, conclude, che læ Pittura la quale 
col disegno, e col colorito sotto Mich lan- 
gelo, e Rafaello era nata, pareva fatta 
tanguida, e dal tempo in parte essere stata 
ubbattuta, quand ecco dopo gran giro si 
ella veduta, per gloria del nostro Seco- 
lo, ne' Carracci felicemente rinnovata: 
che tutto in poche parole era stato 
Drima ristretto dal Dolcini, quando chia- 
molli, lapsanti Pictura suffecti Hercules. 
Lasciato dunque Lodovico il furioso 
roppo, e l'ideale del sopraddetto Fon- 
ana Maestro, e oppostosi al languido 
roppo, e chimerico del Procaccini, e 
del Calvart, suoi condiscepoli sotto le 
tesso Precettore, riprese, lo tralascia- 
osi da ogn' altro, e giudizioso risalto del 
Cibaldi, e la corretta grazia del Prima- 
iccio; nè di ciò contento, passò prima 
le Cugini a Parma a ripescare la purità
	        
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