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della Cappella, che sono d'ignote mani
Le due Prospettive nel primo Claustro
sono del Bibiena.
Le Gesta di M. V. dipinte a fresco ne-
gli Archi del lungo, e bel Portico sono
per la maggior parte di Giacomone da
Budrio, trattine certamente i Pastori, che
visitano il nato Redentore, mentre sono
di Paolo Carracci, sul disegno di Lodo-
vico suo Fratello. Nella Cappelletta con-
tigua alla Porta della Chiesa ov era l
antica Chiesa di S. Basilio, o dello Spi-
rito Santo v’è il Corpo della B. Apol¬
onia Bolognini, e v’ era il Cristo risor-
to apparente alla B. V., e a S. Pietro,
che gli baciano le mani del Massari.
Nell’ altra già detta in capo al Portico
presso le Fosse, si radunavano le Terzia-
rie, che poi si divisero come a cart. 164.,
269. a convivere collegialmente nel 1716.,
ed era detta di S. Elisabetta. Nell’ Altare
di questa il Crocefisso di rilievo, e Santi
sono di Petronio Tadolini. Di qui uscen-
do, si passa alla salita, detta la strada
della Madonna del Monte, ridotta alla
forma presente nel 1660. con direzione
di Paolo Canali . Li Bassi rilievi della
Via Crucis distribuiti ne’ Pilastri al lungo
della strada sono di Gaetano Pignoni.
A mezzo di essa si trova l' antichissima
Chiesa posseduta da’ Confratelli del Buon
Gesù, fabbricata nel 1106. per uso d’ un
grand’ Ospitale da varj Cittadini, che
poi nel 1292. si unirono in una Confra-
ternita, come s’ è detto a cart. 175. e su
detta della
Ma¬
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