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e d' olmo ben venato e macchiato si fanno
lavori bellissimi con intarsiature fine e d'
ottimo guſto. Il cristallo di monte si tro-
va dietro il fiume Setta, e ve ne sono de
pezzi ben lavorati dalla natura. Ne' fon
di poi di tutti li suoi fiumi e torrenti tro¬
vansi pezzi ragguardevoli di pietre dure
d'agate, d’ affricano, ed altri marmi fi-
nissimi, onde puo sospettarsi, che sianvi
nelle viscere de' monti le miniere. Non
lungi dal castello di Crespellano nel rio
detto delle meraviglie si trovano spesso
ſaſsi con la forma di coſe naturali o ar
tifiziali; Nel rio del Martignone verso il
detto castello vi sono pesci, fonghi, ed
altre coſe impietrite, e vi si trovano an-
cora piccoli canelletti, che applicati alla
gola preſervano e guariſcono dalla sca-
ranzia. Verso il monte di Paderno havvi
la famoſa pietra detta sponga di luce, o
Fosforo bologneſe, di cui parla Plinio,
ne fece un dotto trattato Fortunio Lice
to, ed ultimamente il celebre Giacomo
Beccari, e questa calcinata s’ imbeve d'
ogni sorta di luce, e la ritiene per qual-
che ſpazio di tempo in cui pare carbone
acceso, o ferro infocato, e sufficientemen-
te illumina un luogo oscuro. La collina
è at¬