Full text: Montalbani, Ovidio: Le Antichita Piv' Antiche Di Bologna

71 Dante nel 
S. della volg 
eloq. c. 
71 Io. Filot. 
Achill. nella 
Annot. della 
L. It. 
73 Fr. Guic 
ciard. I. 9. A. 
74 Zopp. dif 
diD. &c. 
75 Virg. egl. 
3. 
76 Ex Prat. 
lex. I. C. 
77 Terent. in 
Adelphis. 
78 Orat. c. 
79 Is. c 50. 
3o Valerian. 
1.24. tract. de 
Gallina. 
81 D. Matth. 
C. 23. 
32 Ruell.l.2. 
de nat. stirp. 
C.77. 
provasse 71 che i Bolognesi con molto bella loquela ragionano, e me- 
rita ancora che i primi Commentatori del medemo lo predicassero 
per terso, gratioso, degno, e laconico alla greca. E che altri hab- 
biano detto, che la lingua Bolognese, 72 con diserta, e ben corret- 
ta manitra può pronunciarsi; e che in somma non vi sia mancato, 
73 chi di Magniloquo l'epiteto gli habbia liberalmente donato. 
74 Il Sig. Dottor Gieronimo Zoppio gran difensore di Dante 
nelle sue scritture stampate sino del 1555. del parlar Bolognese 
precisamente cosi ragiona. Il sermone con che io parlo, e che io 
scrivo è tutto Bolognese, io lo confosso, ne voglio essere mai tanto 
verso la mia Patria sconoscente, nè ingrato, che per gran pregio, che 
me ne venisse, m induca a dire altrimente, perche, e col primo latte 
me l'appresi dalla nutrice, e colle prime note della mia mano l'in¬ 
comincias a stendere in carte, & a dipingerui i miei pensieri per 
entro. Sò bene io , che tra'l parlare , e lo scriuere vi hà gran dife¬ 
renza, perche la pronuntia è tutta popularesca Bolognese, ma lo 
scrivere è alquanto piu sopra il popolo, e con differenza grande lon¬ 
tano dal parlare, tuttauia lo scriuere e pur anche Bolognese, con¬ 
ciosiacosa che i vocaboli, e le forme del dire, e gli altri accidenti 
sieno Bolognesi, inte si, posti in uso, e frequentati da nobili, e scien- 
tiati Scrittori della Patria mia. Non temerò per tanto di sten¬ 
dere qui sotto l'ampia , e ricca suppelettile de i Prouerbij , e delle 
semplici voci Bolognesi, e Lombarde riferite ad alti, ed eruditi 
principij, e con felice augurio da Gioue piglierò il mio co¬ 
minciamento 75 ab love Principium. 
IOVERLICO dicono 
prouerbialmente i nostri attribuendo a Gioue, oltre tante altre 
metamorfosi la transformatione in Lupo dal greco 5ous nνnos 
Jupiter lupus. E l'applicano ad vn rapimento più difficile di quel- 
lo d’Europa, di Ganimede, e di tanti altri. 
ANDAR A BI¬ 
SCIA BOVA. E caminare obliquamente alla foggia del ser¬ 
pente 76 Boua, a cui risponde nel sentimento morale il77 nil Re¬ 
ctum Terentiano, ed il 78 nil aequale d'Oratio. 
LATTEDI 
GALLINA è vn epitetto, che si dà all'ottimo in qualunque ge- 
nere, e forse risponde al 79 Lac gentium , & mammilla Regum. 
d'Isaia Pr. L'ottimo hà per sua natura l'essere diffusibile, 80 e la 
Gallina è il tipo della fecondità, ed anche della salubrità ; e però 
Christo nostro Signore volle assomigliar se medesimo alla Galli¬ 
na 81 in S. Matth. 82 quindi anche il Botanico non senza gran ra- 
gione l'ottimo, ed il saporitiss. de i Bulbi Seluaggi nominò Latte 
di Gallina, parla adumque ottimamente il Bolognese con questo mo¬ 
do di dire. Com'anche dimostra di conseruare vn erudita anti- 
chità dentro di se in quel Prouerbio di DARALLA MOSCA. 
significando il feriare dalle cose serie; vn giuoco puerile antichis¬ 
simo
	        
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