Sepultura
del Re En
3io.
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Nuns Cienlglenne
dareſſimo dentro de calci, e non si ritro¬
uarebbe alcuno, che ti uoleſſe leuar di ter¬
ra. O' Imperio miſerabile, ò materia in¬
felice. E quanto infortunata fû al Rè En¬
zio, mentre non li ſerui la Corona più, che
perhonorarne un Carcere.
In uita, & in morte con Real' Maestà,
e ſplendidezza trattorno i Bologneſi il Rè
Enzio, e con grandissimo honore diedero
ſepultura al ſuo Cadauero nella gran' Chie
ſa di S. Domenico, nella qual si uede il su¬
perbo ſuo Sepolero, e Statua con questo
Epigramma.
Tempora currebant Christi Natiua Potentis,
Tunc duo cum decies septem cum mille ducentis,
Dum pia Caesarei proles cineratur in Arca,
Ista Federici maluit, quem sternere, parca.
Rex erat, & comptos preßit diademate crines;
Entius inque Poli meruit mens tendere fines.
Hauendo il tempo consumato il prefa¬
to Epigramma; l'Illuſtriſsimo Senato fece
ponere nel ſudetto Sepolcro l'Anno della
noſtra ſalute 1586. la ſeguente memoria.
D. O. M.