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Nel frontespizio angolare si dee notare il risalto, o intaccatu¬
ra della cornice di sotto; e ciò è ſtato fatto giudiziosamente,
e a folo oggetto, se io non vado lungi dal vero, che que-
ſte intaccature non reſtaſſero poi nel frontespizio tanto prossi¬
me all'angolo della cima, come ha praticato alcun’ altro talo¬
ra, ma senza fama, e senza lodo, per usar le parole del nostro
Poeta, anzi con averne riportato dagl' intendenti biasimo po¬
ſitivo. I modini di questa Porta segnati si mirano in più di¬
ſtinta non diſgradevole proporzione alla Tavola VIII.
Passando in oltre all' ordine secondo, il quale confessam-
mo già ſul principio, che a star sul rigore sarebbe il terzo,
siccome asseverantemente dir non si può di quale ordine pre¬
tendesse ancor qui di valersi quel grand' Uomo : cosi non si
può revocare in dubbio, che qualunque sia quell' ordine, egli
è avvenente, leggiadro, e ottimamente inteso; soddisfacendo
a pieno un' intendimento purgato, e capace delle finezze del¬
l' arte. Conciofsiacofachè nell' ordine superiore ripiene di mu¬
ro e sode si veggiono quelle casse, le quali nell' ordine in¬
feriore rimangono vuote, e fervono per le colonne ; non
per altro, a mio credere, se non perchè dovendosi in que
ſsto aprir le finestre situate ne' sodi, e ne' pilastri, che fan-
no l' uſo di foſtenere ; farebbe la muraglia restata molto in¬
terrotta da’ vani, e conseguentemente priva del suo bastevol
foſtegno. Dalle finestre poi tanto ben disposte in quest’ ordi¬
ne, deliberò il Maestro, che dovesse passare il lume in questa
prima ſtanza; con tutto quel di più , che altrove s’ accenne¬
rà ordinatamente.
Tralle cose, le quali Michelagnolo in questo Edifizio non
solamente laſciò imperfette, ma incognite ancora, e prive d'
ogni memoria, una senza fallo si è il Cornicione, il quale
dovea servire di finimento, e quasi di corona a tutta la stan¬