*( 10)
narca, che nuovi timori li assalirono
nel 1090 in cui, dissatto Rodolfo di
lui competitore al TTrono, ritornò in
Italia, ed impadronitosi di Mantova, e
di Firenze passò ad occupar Roma, e
costrinse Urbano secondo a gir ramin¬
go per le montagne. Si rivolse due an¬
ni dopo contro Matilde alla quale do¬
vettero i Bolognesi spedire soccorsi. Ma
il famoso assedio di Monteveglio pose
il termine alle vittorie di Arrigo (1) e
(1) La Contessa Matilde per i progressi delle
armi d'Arrigo, da alcuni detto Enrico IV., tro-
vavasi alle strette. Dopo essere stato il di lei
esercito più volte battuto, perdette Gerardo Ge
nerale di gran merito fatto prigioniero colla pre-
sa del Forte di Monte Alfredo. Restavale ancora
da quelle parti Monteveglio, che fu una delle quat-
tro Città principali della provincia degl' Apennini
secondo Paolo diacono, e che presa, e ruinata nel
728 dal Longobardo Luitprando rimase nonostan-
te nel rango delle fortezze più rispettabili dell' I-
talia. Arrigo la cinse d’ assedio dal Giugno all' Ot-
tobre nel 1092. repplicando frequenti assalti, e
sempre con sinistra fortuna. Nell'ultimo fatto
d'armi dopo d’essergli state incendiate le macchi-
ne, tauta fu la carneficina, de' suoi, che fu co-
stretto di far suonare la raccolta, ed improvvisa-
mente ritirarsi. L'armata riunita fu rassegnata
nel numero appena eccedente la metà di quello a
cui ascendeva prima dell'assedio, e fra morti