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BERNARDO SANSONE SGRILLI
ARCHITETTO FIORENTINO
AL BENIGNO LETTORE.
RA le molte, e magnifiche Ville, che
per diporto de' Reali Sovrani della
Toscana si vedono, a quella di Pra-
tolino, al mio credere, il primato
par che convenga; poichè in essa vien
compendiato dalla natura, e dall
arte tutto ciò, che di dilettevole, di
maestoso, e di vago dall' umano intendimento si cerca. Il
continuo verdeggiar de' folti abeti qui fanno eterna la
Primavera. I boschi, che nel loro seno gran numero di
selvaggi animali racchiudono, somministrano co loro in-
viluppati andari un diletto non ordinario. Le fontane
con tal maestria divisate, ed in tal numero disposte fan-
no apparire meno nociva la più cocente Estate. Che di¬
rò della fertilità delle campagne, dell' amenità delle pos-
sessioni, delle quali và questa Villa adornata! onde non è
maraviglia, se in questo amabil soggiorno per molto tem-
po vi fermasse il piede il Mecenate de' Letterati, il pro-
motore delle belle arti, il Serenissimo Gran Principe Fer-
dinando di gloriosa memoria, Principe, di cui non ha mai
veduto il Mondo, nè 'l più magnanimo, ne 'l più liberale.
Di questa regia Villa dunque mi sono prefisso far note al
pubblico le eccelse prerogative; ed a ciò fare non poco im¬
pulso mi hanno dato il gran numero de' nobili forestieri
che averebbero desiderato aver presente non solamente
coll
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