Prima di venire all' ultima delle Statue, che danno da questa
parte il compimento ornatissimo al nostro Stradone, due cose
degne sono d’esser quivi considerate; cioè l’ultimo Viale tra-
verso, che a fimiglianza degli altri và a finire alla predetta
Cerchiata da questa medesima man sinistra, ed una Fontana
maravigliosa, di cui niuno può mai comprendere il pregio.
se non ne sia fatta l’esperienza coll’ opera dei fontanieri. Di
questa parleremo pertanto in primo luogo, per indi all' altra
paſſare poco meno che in accenno. Vedesi a tal proposito
dai paſseggieri ammiratori del magnifico Stradone in mezzo
della sua spianata una gran Stella, formata di pietra e lavoro
simile a Mosaico, nel di cui centro è osservabile un piccolo
chiusino, che si pone e si leva a beneplacito secondo l’oc-
correnza. Aperto che sia, vi s'adatta un grosso cannello o
bocchetta, dalla quale, lasciato libero il corso all'acque che
fi tengono nell' eminente Conserva sotto il Palazzetto del Ca-
valie¬
di Michel'Agnolo Buonarroti, arguen-
ogni eccezione essersi a suoi tempi
done il loro giudizio dalla maniera
fatta strada; sebbene non esistesse al-
simile del celeberrimo Autore, e dal
tra cosa di suo, che le predette Sta-
vedersi quivi le parti tutte condot
tue quando quei diligentissimi Scrit-
te con delicatissima naturalezza. Se
tori raccolsero tutte le notizie auche
però debbasi prestar fede a ciò che
più nascoste, cosi dei Pittori come
si legge scolpito in una fascia nel¬
pure degli Scultori. Il solo Pascoli,
la parte di dietro d' Adamo, sem-
ove tratta (Vite dei Pittori, e Scul-
bra che possa restar deciso a chi si
tori Tom. II. pag. 424.) di Giuliano
debba ascrivore la gloria di tale Scul-
Finelli, dice che un Michel Angiolo
tura, avvegnachè per le seguenti let-
Naccarini Scultore esercitava con qual-
tere abbiasi dichiarato il nome dello
che grido tal Arte in Napoli, e che
Scultore : Michael Angelus Nacerinus
viveva di quella esercitandovisi insie¬
Flor. Fac. Non si può tuttavia arri-
me col pretato Finelli, con cui seco
vare a capire, in qual mai modo
pure paſsò lo ſpazio d'otto anni. Que-
d' un Artefice Fiorentino (come dal¬
ſto pertanto sarà stato benissimo il
la riferita epigrafe si viene ad inten¬
prode Artefice del ragguarde vol Grup-
dere essere stato il Naccarini) non
po; e l'aver consumata la vita fuor
abbiano fatta alcuna menzione, nè
di Firenze, senza che dai suoi si ve-
il Vaſari, nè il Baldinucci; essendo-
desse mai un Opera, ne di somma,
chè non d'un nomo oscuro e d'un
ne di mediocre abilità, sarà stata la
merito ordinario, ma d'un eccellen-
cagione (com è facile ad accadere)
tissimo Professore si trattasse, e di
del silenzio totale dei lammentati Scrit-
gran nome; a cui doveva Egli fuor d'
tori.