Full text: Soldini, Francesco M.: Il reale giardino di Boboli nella sua pianta e nelle sue statue

Prima di venire all' ultima delle Statue, che danno da questa 
parte il compimento ornatissimo al nostro Stradone, due cose 
degne sono d’esser quivi considerate; cioè l’ultimo Viale tra- 
verso, che a fimiglianza degli altri và a finire alla predetta 
Cerchiata da questa medesima man sinistra, ed una Fontana 
maravigliosa, di cui niuno può mai comprendere il pregio. 
se non ne sia fatta l’esperienza coll’ opera dei fontanieri. Di 
questa parleremo pertanto in primo luogo, per indi all' altra 
paſſare poco meno che in accenno. Vedesi a tal proposito 
dai paſseggieri ammiratori del magnifico Stradone in mezzo 
della sua spianata una gran Stella, formata di pietra e lavoro 
simile a Mosaico, nel di cui centro è osservabile un piccolo 
chiusino, che si pone e si leva a beneplacito secondo l’oc- 
correnza. Aperto che sia, vi s'adatta un grosso cannello o 
bocchetta, dalla quale, lasciato libero il corso all'acque che 
fi tengono nell' eminente Conserva sotto il Palazzetto del Ca- 
valie¬ 
di Michel'Agnolo Buonarroti, arguen- 
ogni eccezione essersi a suoi tempi 
done il loro giudizio dalla maniera 
fatta strada; sebbene non esistesse al- 
simile del celeberrimo Autore, e dal 
tra cosa di suo, che le predette Sta- 
vedersi quivi le parti tutte condot 
tue quando quei diligentissimi Scrit- 
te con delicatissima naturalezza. Se 
tori raccolsero tutte le notizie auche 
però debbasi prestar fede a ciò che 
più nascoste, cosi dei Pittori come 
si legge scolpito in una fascia nel¬ 
pure degli Scultori. Il solo Pascoli, 
la parte di dietro d' Adamo, sem- 
ove tratta (Vite dei Pittori, e Scul- 
bra che possa restar deciso a chi si 
tori Tom. II. pag. 424.) di Giuliano 
debba ascrivore la gloria di tale Scul- 
Finelli, dice che un Michel Angiolo 
tura, avvegnachè per le seguenti let- 
Naccarini Scultore esercitava con qual- 
tere abbiasi dichiarato il nome dello 
che grido tal Arte in Napoli, e che 
Scultore : Michael Angelus Nacerinus 
viveva di quella esercitandovisi insie¬ 
Flor. Fac. Non si può tuttavia arri- 
me col pretato Finelli, con cui seco 
vare a capire, in qual mai modo 
pure paſsò lo ſpazio d'otto anni. Que- 
d' un Artefice Fiorentino (come dal¬ 
ſto pertanto sarà stato benissimo il 
la riferita epigrafe si viene ad inten¬ 
prode Artefice del ragguarde vol Grup- 
dere essere stato il Naccarini) non 
po; e l'aver consumata la vita fuor 
abbiano fatta alcuna menzione, nè 
di Firenze, senza che dai suoi si ve- 
il Vaſari, nè il Baldinucci; essendo- 
desse mai un Opera, ne di somma, 
chè non d'un nomo oscuro e d'un 
ne di mediocre abilità, sarà stata la 
merito ordinario, ma d'un eccellen- 
cagione (com è facile ad accadere) 
tissimo Professore si trattasse, e di 
del silenzio totale dei lammentati Scrit- 
gran nome; a cui doveva Egli fuor d' 
tori.
	        
Waiting...

Note to user

Dear user,

In response to current developments in the web technology used by the Goobi viewer, the software no longer supports your browser.

Please use one of the following browsers to display this page correctly.

Thank you.

powered by Goobi viewer