Full text: Soldini, Francesco M.: Il reale giardino di Boboli nella sua pianta e nelle sue statue

d'ogn' intorno da cipressi e lecci, che co' loro rami quasi af- 
fatto lo ricuoprono a guisa d'una folta boscaglia; quantunque 
a chiunque vi penetri a dentro rechi gran diletto non tanto 
l’osservazione di quanto è stato detto per ogni sua parte ed 
ornata disposizione, quanto per notarvisi il ben inteso passeg¬ 
gio all' intorno, il quale offresi diviso da diversi piccoli Via¬ 
li, di forma similmente ovale, che si corrispondono fra loro 
con bella comunicazione. Dal 
Laberinto sa di mestieri che 
torniamo adesso alla sommità del gran Stradone, da cui, ap- 
pe- 
Viale altrove rammentato, col nome 
in grado in corte Pile inferiori da 
di Cerchiata di Boboli; da una par- 
Mascheroni, e da simili scherzosi la- 
te di cui accosto alle mura della Cit- 
vori di pietra, vengono a mantenere 
tà vedonsi disposti Gruppi, e Statue 
un perpetao comodo agli uccelli d’ab- 
di marmo, la vorate da famosi Arte- 
verarsi, nell atto che se ne ammira dal 
fici, come in altro Inogo diremo, e 
passeggieri quell' elegante e regio orna- 
dall' altra opposta una continuazione 
mento. I Buſti poi, ed i Gruppi bellissimi, 
di Ragnaie serra il detto Viale, quan- 
che trovansi per tutta la Cerchiata me- 
to è lungo il gran Stradone, del 
desima, sono appoggiati successi vamen- 
quale ora si prosiegue a scrivere, e 
te alla parte delle mura della Città, lo 
quanto gira quella ancora intorno a 
quali insieme servono di circondario al 
tutto il Vivaio dell' Isola da quella 
Reale Giardino. Tutte queste Statuo 
insieme guardate fanno una comparsa 
medesima parte fino al vasto Prato 
di là da questo Vivaio. Dalla som- 
ammirabile camminando pel Viale di 
mità di quello si scende come per 
questa estremità di Giardino; ma le 
medesime similmente vengono a far- 
gradinate, o passando per alcuni ripiani 
in corrispondenza d'altrettanti Via 
ne un altra, non meno leggiadra e 
li traversi, che rimettono al prefato 
nobile, se si risguardino separatamen- 
Stradone. E' degno quivi l'osserva- 
te: imperciocchè sono quivi poste e 
re, come a man destra nello scen- 
distribuite a certe distanze fra loro, 
dere un ben lavorato muricciolo a pie- 
ohe per altro dal loro punto di po- 
sizione servono di prospetto ad al- 
trami, dell' altezza di poche braccia, 
trettanti Viali intermedi allo Strado- 
divida questo nostro Viale dalla con- 
ne principale; quindi è che cammia 
tinuata Ragnaia, e secondi con ac- 
concio disegno la natara del luogo in 
facendo per questo, e di tanto in tan- 
to volgendo lo sguardo a traverso del 
declivio. Ma non deve meno trascu- 
medesimo si giugne coll' occhio a di- 
rarsi l'osservazione d' un diligentissi- 
lettarsi della vaga simetria, che per 
mo lavoro sopra la sponda d’ esso 
tutta la sinistra parte lungo il gran 
muro, essendochè ne' vatj suoi re- 
Stradone i risguardanti in mirabil gui- 
spettivi piani si vegga incavato collo 
scalpello un canale, che vi riceve l' 
sa sorprende. 
acque, le quali, scaricandosi di grado
	        
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