Full text: Soldini, Francesco M.: Il reale giardino di Boboli nella sua pianta e nelle sue statue

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poſta davanti il Palazzo chiamato il Cuvaliere (N. V.), per 
uno stradone laterale, lungo il quale sono poste alcune case, 
pe' Giardinieri. Appena entrati dalla 
che servono d’abitazione 
predetta salita in questo Prato, offresi quasi in facciata il deli¬ 
zioso Stradone, (N. XII) che per la lunghezza di circa mezzo mi- 
glio in declivio da questa altezza fino alla Porta Romana si sten¬ 
de. Non è certamente da spiegarsi a bastanza colla penna 
gratissima l'ammirazione ai risguar¬ 
quale e quanto arrechisi 
magnifico prospetto come è questo. 
danti per la veduta d’un 
Dalla somma elevazione di quel Prato si porta l’occhio all' 
ingiù, ed osserva una continuata spalliera, che chiude il det- 
to Stradone, di lauri, di cipressi, e d'altre verzure da ambedue 
di campagna che si stende verso la 
una stabilità sicurissima al medesimo 
Città di Pistoja, e sue adiacenze, in 
Prato, ed a tutte l'altre eminenze, 
diſtanza di venti e più miglia di 
ohe corrispondevano su detta Cava; 
Firenze; la di cui veduta (siccome 
questos ottenne spianandone prima 
di molte altre all' intorno in simili 
in declivio l inuguaglianza e la sco- 
distanze contemplate da diversi pun- 
scesa salita, ed atterrando unitamente 
ti) rende per verità un indicibile 
una parte salvatica, che rendeva or- 
piacere a chiunque rimira di qui 
rido alquando l'intiero vallone ; ed 
tanti e tanti villaggi e casini di de¬ 
indi vestendo tutto quel terreno con 
lizia, tanti e tanti giardini e colti- 
piote verdeggianti ad uso di prato, 
vazioni ubertose, sparse pe l gran 
le quali collegate fra loro a quadrelli 
territorio, che oltre l' essere presso- 
piantassero le loro radiche a dentro, 
chè innumerabili e fra loro vicini, 
e facessero un continuo strato di fio- 
fanno apparire che formino come una 
rita piaggia, nella guisa che si con- 
serva nella sua sempre maggior fer- 
ſpaziosiſsima Città tutt' insieme. La- 
onde il gran Ferrarese Poeta, il 
mezza, e bell aspetto fino al presente. 
estremità del Prato per 
quale molto tempo dimorò in Firen- 
Dalla suddetta 
quanta è la sua larghezza si scuo- 
ze, sorpreso dalla grandissima mara- 
pre in distanza una veduta di molto 
viglia e dallo straordinario diletto do- 
Paeſe dilettevole, e maravigliosa, si 
vette cosi cantare nel Cap. XVE 
di monte che di pianura, e per quel- 
delle sue Rime: 
la direzione più dolce e più amena 
A veder pien di tante Ville i Colli 
Par ch il terren ve le germogli como 
Vermene germogliar suol e rampolli: 
Se dentro un mur sotto un medesmo nome 
Fosser raccolti i tuoi Palazzi sparsi 
Non ti sarian de pareggiar doc Rome.
	        
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