Si viene adesso dal piano del Giardinetto, che riempie la
Piazza dell' Anfiteatro, agevolmente a salire per un largo Viale
(N. III.) terminato alle parti da ombrose ragnaje o boschetti,
come s’è detto, fino ad una vallata assai spaziosa e tutta ver-
deggiante, di figura semicircolare, (N. II.) la quale a gui-
ſa di nicchia comprende nel suo concavo una larga rimoder¬
nata Peschiera mantenuta dall’ acque vive delle fontane, che
l'abbelliscono. La forma di questo gran recipiente, destinato
alla conservazione di molti pesci vagamente coloriti, si può
con ragione determinare alla simiglianza dell' ovale, essendo¬
chè il suo quadrato si riduca a tal figura per alcune centina¬
ture o formelle, che nei quattro angoli di quel recinto ri¬
corrono in giusta proporzione, e lo fanno avvicinare alla for-
ma predetta (*). S' oſſerva però al preſente, dopo il nuovo ab¬
bel¬
cisi e ristretti, perchè non era que
convenienti all esigenza del rimoder-
ſto il soggetto principale ed unico
nato Giardino. Sappia egli però, che
delle loro cure. Gaetano Cambiagi
in atteſtato della stima e della vene-
pubblicò in Firenze dalla Stamperia
razione, che professiamo alla sua eru-
allora Imperiale l' anno 1757. una
dizione e conosciuta onestà, ci sia-
Descrizione di tal Giardino; e quan-
mo voluti prevalere a sommo studio
runque fosse da commendarsi il suo
non che delle sincere notizie in
ſtudio ed accuratezza nel raccogliere
quell' Opera pubblicate) tratto tratto
rutti i Documenti, che al grand uo-
finanche delle sue medesime parole.
po giudicò opportuni e ben condu¬
*) Era questa gran Peschiera di
centi, se leggasi nondimeno a questi
sigura quadrata, colle sponde all'in-
tempi ogni particolarità di narrazio-
torno di semplice parapetto e fasce
ne che vi si trova, a confronto del-
di pietra, su ’l piano delle quali ve¬
lo ſtato presente e delle numerose
deansi un tempo due gran Busti co-
rinnuovazioni, che vi sono state fat-
lossali, che restavano sulle due can-
te, occorrerà notarvi molte e molte
tonate in facciata all' ingresso di que-
discrepanze, che ne fanno pressochè
sto Teatro; siccome pure sulle me-
inservibile il suo racconto. Adoprò
desime sponde erano stati distribuiti
bravamente la sua penna quello Scrit-
a giusta proporzione fra loro quattro
tore ragguardevole, e leale; e di van-
gran Cani di pietra, che graziosamen-
taggio far non poteva, poichè non
te l'adornavano: quali Busti col ri¬
era da tanto di guardare nel futuro:
manente, nella rinnuovazione fa tta
ma si compiaccia ora di soffrire che
pochi anni indietro di tutto il Vi va-
altri battino la sua medesima strada,
io, furono di qui tolti, e destinati
quantunque con ordine diverso, e
ad altri poſti di Boboli, nella guisa
con quelle aggiunte che faranno piu
che nel corpo della nostra Storia do-
vre¬