Full text: Soldini, Francesco M.: Il reale giardino di Boboli nella sua pianta e nelle sue statue

Si viene adesso dal piano del Giardinetto, che riempie la 
Piazza dell' Anfiteatro, agevolmente a salire per un largo Viale 
(N. III.) terminato alle parti da ombrose ragnaje o boschetti, 
come s’è detto, fino ad una vallata assai spaziosa e tutta ver- 
deggiante, di figura semicircolare, (N. II.) la quale a gui- 
ſa di nicchia comprende nel suo concavo una larga rimoder¬ 
nata Peschiera mantenuta dall’ acque vive delle fontane, che 
l'abbelliscono. La forma di questo gran recipiente, destinato 
alla conservazione di molti pesci vagamente coloriti, si può 
con ragione determinare alla simiglianza dell' ovale, essendo¬ 
chè il suo quadrato si riduca a tal figura per alcune centina¬ 
ture o formelle, che nei quattro angoli di quel recinto ri¬ 
corrono in giusta proporzione, e lo fanno avvicinare alla for- 
ma predetta (*). S' oſſerva però al preſente, dopo il nuovo ab¬ 
bel¬ 
cisi e ristretti, perchè non era que 
convenienti all esigenza del rimoder- 
ſto il soggetto principale ed unico 
nato Giardino. Sappia egli però, che 
delle loro cure. Gaetano Cambiagi 
in atteſtato della stima e della vene- 
pubblicò in Firenze dalla Stamperia 
razione, che professiamo alla sua eru- 
allora Imperiale l' anno 1757. una 
dizione e conosciuta onestà, ci sia- 
Descrizione di tal Giardino; e quan- 
mo voluti prevalere a sommo studio 
runque fosse da commendarsi il suo 
non che delle sincere notizie in 
ſtudio ed accuratezza nel raccogliere 
quell' Opera pubblicate) tratto tratto 
rutti i Documenti, che al grand uo- 
finanche delle sue medesime parole. 
po giudicò opportuni e ben condu¬ 
*) Era questa gran Peschiera di 
centi, se leggasi nondimeno a questi 
sigura quadrata, colle sponde all'in- 
tempi ogni particolarità di narrazio- 
torno di semplice parapetto e fasce 
ne che vi si trova, a confronto del- 
di pietra, su ’l piano delle quali ve¬ 
lo ſtato presente e delle numerose 
deansi un tempo due gran Busti co- 
rinnuovazioni, che vi sono state fat- 
lossali, che restavano sulle due can- 
te, occorrerà notarvi molte e molte 
tonate in facciata all' ingresso di que- 
discrepanze, che ne fanno pressochè 
sto Teatro; siccome pure sulle me- 
inservibile il suo racconto. Adoprò 
desime sponde erano stati distribuiti 
bravamente la sua penna quello Scrit- 
a giusta proporzione fra loro quattro 
tore ragguardevole, e leale; e di van- 
gran Cani di pietra, che graziosamen- 
taggio far non poteva, poichè non 
te l'adornavano: quali Busti col ri¬ 
era da tanto di guardare nel futuro: 
manente, nella rinnuovazione fa tta 
ma si compiaccia ora di soffrire che 
pochi anni indietro di tutto il Vi va- 
altri battino la sua medesima strada, 
io, furono di qui tolti, e destinati 
quantunque con ordine diverso, e 
ad altri poſti di Boboli, nella guisa 
con quelle aggiunte che faranno piu 
che nel corpo della nostra Storia do- 
vre¬
	        
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