ſte alla parte proſſima ed in facciata all ali del Palaz-
zo Granducale; d' onde si può arrivare sinalmente di grado in
grado al balauſtrato superiore, ove và a terminare la ben'
inteſa diſtribuzione di tutto l'Anfiteatro. E ben vero però
che l'ordine sommo di quei pilastrini della pietra medesima,
sebbene sia d’ un uguale scalpello e disegno, a differenza
di quei del primo ordine che sono continuati, vengono in¬
terrotti questi e scompartiti da dodici nicchie di pietra per cia¬
scheduna parte, le quali danno al totale di questa vaga nostra
magnificenza il supremo suo finimento: alla quale altezza
quantunque il visibile e principale accesso prendasi dalle due
prefate scalette, puossi nondimeno agevolmente giugnère co-
laſsù rigirar volendo di dietro pe ’l declivio di due viali om¬
brosi facili, i quali, secondando la natura di quelle col¬
line, e fasciando come si disse colla loro verzura l'Anfiteatro,
conducono senza soccorso di scalini al pari della medesima.
Benchè un si elegante e maestoso circondario s'accosti
alla figura ovale, viene nonostante questo diviso e tagliato
per la parte della Fontana dallo spaccato del Real Cor-
tile e per la parte superiore oppoſta da uno ſpazioso ſtra-
done, (N. III.) che ſale fino al Vivaio detto di Net-
tunno, di cui si parlerà in appresso; quale ampio Viale, serra¬
to a guiſa d'alta e groſsa muraglia di lecci, cipressi, ed allo¬
ri a disegno, viene attraversato di quà e di là da altri Viali;
uno dei quali a man destra dà adito ad un vasto eminente Pra-
to, (N. VI.), detto anche al presente dell'Uccellare; e l'altro a
man sinistra conduce ad un Casino di delizia nuovamente
di fino guſto fabbricato con l'annesse coltivazioni e fontane
da S. A. R. PIETro LeoroLDo noſtro Signore; e indi è aper-
ta la ſtrada, ſalendo, alla Fortezza (N. IV.) chiamata di Belvede¬
re (1).
Me-
(*) Il prode Granduca Ferdinando I.
mente a fine cosi per la Città, come
terzo Regnante in Toscana della Real
nel Palazzo, e Giardino, lasciò pria
Casa de Medici, emulatore perfetto
di morire un altro non meno illu-
di Cosimo I. suo Genitore, fra le mol-
stre Monumento del suo grand' animo
te eccelse imprese condotte gloriosa¬
nella fabbrica di questa Fortezza, che
fece