75
tre statue del gruppo scuopre un
epoca di scultura greca non condot-
ta per anco all' ultima perfezione.
Mancava al numero della prole il
quartodecimo Figlio, secondo la più
comune tradizione de’ Poeti, seguita
anche dal maggior Tosco (Purg.
c. 12.).
O Niobe con che occhi dolenti
Vedeva io te segnata in su la strada
Fra sette e sette tuoi figliuolispenti!
Si è nondimeno compiuto il numero
con una ſtatua di scarpello pur gre¬
co; la quale piega la vita, e alza
il braccio quasi a parare il colpo,
che viene da alto. Questo Giovane
non conosciuto dapprima era stato
riattato, e spiegato nel Museo Fio-
rentino per un Endimione; ma vi ha
tutta l'apparenza, che fosse fatto in
antico per altro gruppo simile a que¬
sto. E certo, che il nostro non fu
unico. Due statue del Museo Capi-
tolino, una di casa Colonna, un al¬
tra di proporzione minore in villa zl
Albani, e finalmente le due di Ve-
rona e d’Inghilterra riferite da Mon-
signor Fabroni, tutte di figliuoli diil
Niobe, fan congetturare, che questa
fa-