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CAPITOLO IV.
QUARTO GABINETTO.
Pitture antiche
Otto questo nome non intendia¬
mo solamente quelle di antichi-
tà più rimota, come qui sono alcu-
ni vetri cemeterali prodotti in par¬
te dal Buonarroti; ma quelle ancora
che si fecero da’ Greci, o dagl' Ita-
liani prima che l'arte del disegno
fosse condotta alla sua perfezione
Ed è veramente un diletto il cono-
scere da quali principj movesse in
Italia, e specialmente in Toscana l'
idea di scuotere la barbarie; e co-
me in Firenze dopo Cimabue, altri
Genj venissero aggiugnendo chi una
cosa, e chi un' altra; Giotto il di-
segno, e la grazia; Taddeo Gaddi
il colorito; Paolo Uccello la prospet-
tiva, e la pittura più al vero degli
animali; Masaccio la simmetria, e
la espressione; e cosi degli altri, fi-
no a veder la Natura emulata, e
in certo modo vinta dall' Arte. Che
se in Plinio leggonsi con piacere i
pro¬