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tua veramente bellissima non me¬
no che il Davide dello stesso mae-
stro, ch'è in questa camera. Il Va-
sari ha lodate nella vita di tanto Ar¬
tefice le due opere predette, e si-
milmente un suo bassorilievo della Cro¬
cisissione, che qui esiste. Vi è pu¬
re la storia del serpente di bronzo,
e un altro bassorilievo di Vincenzio
Danti menzionati dallo stesso Vasari;
e di man più recente il S. Giusep-
pe, il S. Saverio, la S. Teresa del
Soldani, e la copia della Ifigenia Me-
dicea, e del Baccanale Borghesiano
espressi in antiche urne; per trala-
sciare varj candelabri e attrezzi do¬
mestici lavorati ad emulazione degli
antichi, e non poche altre cose me-
no considerabili; bastandomi di averle
descritte nel privato indice del Ga-
binetto.
Ma i dilettanti sopra tutto vi
ammirano il busto di Cosimo, che
tant’ onore fece al Cellini; e il Mer-
curio di Gian Bologna ultimamente
tras¬
tanto bizzarro, quanto immodesto:
papaveri, che ha alla cintola significa-
no, se io non erro, ch’egli addormen-
e il serpente, ch’egli avvelena.